Questa mattina, per celebrare il 168° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato il Questore Salvatore Calabrese e il Prefetto Paolo D’Attilio hanno deposto una corona di alloro ai piedi della lapide posta all’interno della Caserma di P.S. della Martana, in ricordo dei caduti della Polizia di Stato.

Per rispettare le misure di contenimento determinate dall’emergenza epidemiologica in atto, la cerimonia si è svolta in modo sobrio senza presenza del picchetto in armi: nessun discorso ufficiale, né consegna dei riconoscimenti al personale, solo un momento di raccoglimento da parte del Questore e del Prefetto anche in ricordo delle vittime dell’epidemia.

Anche in questa giornata, infatti, il personale della Polizia di Stato è impegnato nei servizi straordinari dettati dalla crisi sanitaria, per la tutela dei cittadini, veri destinatari del nostro lavoro quotidiano, nel più genuino spirito di servizio al Paese.

<<È per questo – ha detto il Questore Calabrese – che intendo rivolgere attraverso i media il mio sincero ringraziamento alle donne e agli uomini di tutte le articolazioni e Specialità della Polizia di Stato di questa provincia, che ogni giorno, ogni notte, adempiono il proprio servizio con responsabilità, passione e sacrificio. Li ringrazio per l’impegno e la dedizione che, a tutti i livelli, hanno dimostrato e per tutte le difficoltà che hanno dovuto superare, soprattutto in questo difficile momento, facendo sempre e comunque il proprio dovere con abnegazione e professionalità, per rispondere ai bisogni della collettività. Ringrazio inoltre tutto il personale dell’Amministrazione civile dell’Interno per il prezioso e insostituibile lavoro svolto con altrettanta abnegazione e serietà professionale>>.

 

La giornata è comunque occasione per tracciare il bilancio dell’attività compiuta, che non può che partire dall’impegno profuso per l’emergenza sanitaria e per i conseguenti controlli realizzati a partire dallo scorso 10 marzo, che ha visto in campo 1358 agenti per complessive 8148 ore di lavoro.

 

Altrettanto significativi i numeri dell’attività di prevenzione, in forte crescita rispetto al precedente anno:

40252 persone controllate, con un incremento del 24%; 18.863 veicoli controllati, con un incremento dell’8%; 122 persone arrestate, con un incremento del 26%; 16 Kg di sostanza stupefacente sequestrata nel corso di attività investigative, con un incremento del 251 %; 174 le persone segnalate ai sensi dell’art. 75 dPR 309/90 per detenzione ed uso personale di sostanze stupefacenti, con un incremento del 40%.

 

L’attività dell’Ufficio Immigrazione della Questura ha visto l’esecuzione di 29 provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale di altrettanti stranieri irregolari, con un incremento del 71 %.

 

L’attività di prevenzione si è realizzata, inoltre, con l’adozione dei provvedimenti riservati dalla legge al Questore: 25 avvisi orali; 14 fogli di via obbligatori; 7 ammonimenti per stalking e 13 DASPO.

 

Sul fronte del contrasto alla criminalità comune e diffusa, grazie al lavoro della Squadra Mobile della Questura e del Commissariato di Carrara, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine, appositamente aggregato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sono stati ottenuti significativi risultati.

 

Le attività investigative condotte dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Carrara hanno, infatti, consentito di disarticolare organizzazioni criminali dedite al traffico di sostanze stupefacenti e di assicurare alla giustizia pericolosi criminali.

 

Nel corso del 2019 l’andamento della delittuosità ha fatto registrare, rispetto al 2018, una diminuzione dei reati nel suo complesso, in linea con il trend nazionale. In particolare, per quanto riguarda i reati afferenti la cosiddetta criminalità diffusa, si rileva una diminuzione dei furti, in specie quelli commessi in abitazione e ai danni di autovetture e motocicli.

 

Altro settore quello della Polizia Amministrativa, rimesso alla competenza specifica della Polizia di Stato, riguardante soprattutto il controllo delle armi, che ha registrato il sequestro di 114 armi da fuoco perché detenute irregolarmente.

 

Il dialogo, l’ascolto e la collaborazione con i cittadini: sono questi i cardini su cui si fonda l’operato della Polizia di Stato per garantire il diritto alla sicurezza. Solo attraverso la conoscenza del territorio e delle sue problematiche – ha sottolineato il Questore – si possono efficacemente contrastare i fenomeni delinquenziali, specie quelli che vengono maggiormente percepiti dalla gente come segnale di insicurezza.

In tale ottica, grande importanza è stata rivolta alla popolazione dei giovani, il nostro futuro, con la promozione di incontri presso le scuole per sensibilizzarli sul rispetto dei valori civili e democratici, affrontando con loro varie tematiche di attualità: bullismo, violenza sulle donne e sui minori, dipendenza da alcol e droghe, sicurezza stradale, insidie del web.

In questa direzione, la Polizia Postale ha effettuato 29 incontri con gli alunni delle scuole della Provincia, incontrando 3000 studenti, frutto della collaborazione sviluppata con gli Enti locali e la Direzione Scolastica.

 

Le Specialità della Polizia di Stato hanno contribuito in maniera determinante alla sicurezza pubblica operando nei settori di propria competenza. In particolare:

–  la Polizia Stradale ha contestato 5662 contravvenzioni al Codice della Strada, di cui 21 per guida in stato di ebbrezza o sotto l’influenza degli stupefacenti, 124 gli incidenti rilevati, 28 patenti e 129 carte di circolazione ritirate;

– la Polizia Ferroviaria, invece, ha effettuato 67 scorte ai treni controllando 911 passeggeri.

 

Infine, la gestione dell’Ordine Pubblico. L’intensa attività di analisi delle problematiche, la costante attività informativa della Digos ed il dialogo posto in essere con tutte le variegate e peculiari componenti politiche, sociali, economiche, sportive e culturali delle realtà della provincia, hanno consentito un regolare ed ordinato svolgimento di tutte le manifestazioni pubbliche, più di 400 nell’intera provincia, nel rispetto della legalità e dei diritti fondamentali.