La commissione consiliare Ambiente avrà il compito di verificare le fasi di bonifica con il coinvolgimento dei soggetti interessati e al termine della seconda fase di indagine sui pozzi sarà convocato un consiglio comunale per illustrare i dati alla cittadinanza. Lo ha deciso il consiglio comunale con l’approvazione della risoluzione a firma dei capigruppo di maggioranza su monitoraggio, inquinamento e bonifica della zona industriale. Per il centro sinistra però, con quell’atto l’amministrazione Persiani avrebbe ridotto la questione bonifiche al solo disastro della Farmoplant, non avrebbe affrontato il tema con serietà e messo da parte il fatto che, se oggi le aree Sin e Sir possono essere bonificate, è merito del percorso delle precedenti amministrazioni.

Con queste motivazioni il Pd e Mdp sono usciti dall’aula senza votare. Le premesse non sono piaciute a Uilian Berti, Mdp, perché sottolineano che «da più di trent’anni il territorio è in attesa della bonifica preso atto dell’inefficacia delle azioni intraprese dalle amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo, a seguito del grave disastro ambientale accaduto nell’anno 1988». Tant’è che, anche se non è andata a buon fine, il consigliere Fdi Alessandro Amorese aveva proposto di eliminare quella parte, sottolineando poi che «il Pd che ha incolpato Persiani del danno di immagine mentre al consiglio comunale scorso si era lamentato di essere stato tenuto all’oscuro, cosa che hanno fatto loro per anni non informando i cittadini: si chiama trasposizione quando le proprie colpe vengono dati agli altri».

Tra i 20 voti a favore si conta quello di Andrea Barotti, Alternativa civica, perché «una commissione speciale avrebbe indebolito la commissione ambiente e l’operato del sindaco e dell’assessore». Gabriele Carioli, Pd, è tornato sulla divulgazione dei dati delle indagini sui pozzi, «un errore diffonderli in vista della stagione estiva avendo creato caos, mentre andavano condivisi in modo differente, seriamente e con trasparenza; votiamo contro – ha detto – perché negli ultimi cinque anni qualcosa abbiamo fatto»

. Premette che non avrebbe voluto replicare, il sindaco Francesco Persiani, «ma dispiace sentire affermazioni false: non è vero che ho usato quei dati prima  delle elezioni, tantomeno in maniera impropria, c’è stata una fuga di notizie. Da parte nostra c’è sempre stata massima responsabilità e il coinvolgimenti di tutti i soggetti; è ingiusto dire che noi abbiamo rovinato l’immagine del territorio solo perché abbiamo messo la cittadinanza al corrente e aggiornato l’ordinanza, stiamo solo comunicando i dati senza farne né un uso politico né strumentale».