In consiglio comunale, ieri sera, sono stati approvati atti come il regolamento della consulta comunale sulle disabilità, passato all’unanimità, che permette di fare un salto in avanti verso i diritti di tutti i cittadini e il superamento delle barriere architettoniche. Scontro, invece, tra Stefano Alberti del Pd e la maggioranza sull’emergenza abitativa. Il consigliere aveva presentato una mozione, bocciata dal consiglio, per maggiori investimenti ed interventi Erp, la manutenzione straordinaria ed un protocollo della regione sottolineando che nel comune di Massa sono oltre 50 gli alloggi sfitti da assegnare. Ritenuto un “documento strumentale che non tiene conto dell’impegno già assunto dall’amministrazione”, come riferito da Antonio Cofrancesco, la maggioranza ha proposto una contro mozione per attivare gli uffici “ad individuare immobili per alleggerire l’emergenza e chiedere a Erp di recuperare quelli liberi o occupati abusivamente”. “Perché una si boccia e l’altra si approva?” ha chiesto Agostino Incoronato (Upc), “visto che mi sembrano praticamente uguali”. La risposta l’ha fornita Alessandro Amorese, Fratelli d’Italia, attaccando Erp “da commissariare” sulla mancata assegnazione delle case e ribadendo che per colpa del Pd e “del derby Volpi-Nardi è rimasto nei cassetti, rischiando di perdere i finanziamenti, il progetto per le case popolari a Casette, ma anche quello per la ristrutturazione di edifici scolastici per farne alloggi popolari”. “Massa ha sofferto molto l’emergenza abitativa, avete accumulato ritardi per i bandi dell’assegnazione illudendo i cittadini ed assegnando una media di 3 alloggi all’anno” ha attaccato Nicola Martinucci, Lega. Gabriele Carioli, Pd, precisando di aver eliminato il progetto del comune garante con la precedente amministrazione, ha replicato di “non accettare rimproveri” invitando i consiglieri di maggioranza a informarsi sugli iter burocratici da seguire e accettare i consigli. Per Uilian Berti, Mdp, “c’è stato modello sbagliato dell’edilizia popolare pubblica negli anni ’50, ma si dovrebbe ragionare togliendosi etichette ed apprezzando il lavoro dell’opposizione, se fatto bene”.