Se la A.s.d. Academy non farà partire i lavori al campo di Renella entro il 31 gennaio, il comune di Montignoso si riserva di annullare la convenzione. Una garanzia nella garanzia, insomma. Nonostante il parere negativo del revisore dei conti, infatti, il comune di Montignoso farà da garante alla A.s.d. Academy che, ancora per i prossimi diciotto anni, gestirà il centro sportivo «A. Del Freo» di Renella. Il consiglio comunale martedì sera ha approvato a maggioranza compatta la proposta di deliberazione di consiglio n.64 in cui, appunto, il comune concede la «prestazione di garanzia per il mutuo che la società ha richiesto al Credito sportivo». Una pratica che probabilmente finirà sulle scrivanie della Corte dei Conti non avendo ricevuto il nulla osta del revisore dei conti ritenendo che «il rilascio della garanzia possa generare danni all’ente incidendo sull’indebitamento». Il sindaco Gianni Lorenzetti e la giunta hanno proseguito nel loro percorso fidandosi, invece, della relazione favorevole del dirigente secondo cui c’è «il rispetto del limite di indebitamento previsto dal TUEL». «Abbiamo messo in campo tutto il possibile per dotare il territorio di uno strumento efficace e moderno – ha detto il sindaco – proseguiamo nella direzione che ci porterà ad avere un campo moderno che consenta lo sviluppo dello sport. La garanzia partirà solo nel momento in cui i lavori saranno terminati e collaudati». Il comune garantisce una quota di 15 mila euro che sono poi quelli già previsti dalla convezione con l’Academy stipulata il 29 dicembre 2015 in cui si prevede, oltre alla gestione dello stadio, un progetto di ristrutturazione: si tratta di lavori di adeguamento della superficie di gioco del campo di calcio dell’impianto «Del Freo» per 635.523,60 euro. L’Academy per concretizzare l’intervento deve ricorrere al credito sportivo per un mutuo quindicennale da 365.145,60 mila euro ed in parte al credito ordinario. Ed è qua che entra in gioco il comune di Montignoso che «assumerà il debito nell’ipotesi e con decorrenza dal momento in cui si verificasse lo scioglimento anticipato della convenzione. Le obbligazioni a carico dell’ente riguarderanno esclusivamente le rate che matureranno successivamente allo scioglimento e dunque dal momento del subentro». Contraria l’opposizione: «Il comune si fa garante di un debito che la società vuole accendere per rispettare le condizioni del bando – ha commentato Andrea Cella della Lega Nord – è inaudito che un’amministrazione comunale si faccia garante nei confronti di un’associazione privata con i soldi dei propri cittadini».