Negli ultimi 10 anni si è parlato e riparlato del futuro delle colonie lungo il nostro litorale e, le ultime amministrazioni che si sono susseguite alla guida della città, nulla hanno fatto se non grandi promesse elettorali e tentativi fallimentari nel corso del tempo.

Le colonie -dichiara Francesco Mangiaracina- sono la fotografia stessa del fallimento politico cittadino, il sindaco Volpi conferma di essere uno dei tanti politici incapaci di proporre un percorso serio che porti alla riqualificazione di una parte della città dimenticata e lasciata morire tra incuria e degrado.

Inutile -aggiunge Mangiaracina- ribadire ancora una volta le potenzialità dei complessi delle colonie, non esistono altri posti in Italia dove si può trovare una così importante concentrazione di strutture turistiche di livello e di importanza storica e sociale. Riqualificare quel pezzo di città, rilanciare la zona e ridare vita a quelle strutture significherebbe non solo ridare slancio al turismo ma anche e soprattutto dare una fenomenale spinta all’economia locale. Ci troviamo invece ancora oggi impantanati nel fango della burocrazia e vittime delle diatribe interne al centro sinistra che sta usando il regolamento urbanistico come argomento di lotta tra le varie correnti.

In questi ultimi anni -prosegue Mangiaracina- abbiamo avuto sindaci impauriti ed incapaci, è giunto il momento di sostenere persone coraggiose che abbiano la determinazione di ridare vita alle colonie purtroppo ad oggi anche ostaggio di spacciatori che sfruttano indisturbati le strutture abbandonate.

L’iniziativa simbolica di quest’oggi -conclude Mangiaracina- vuole dunque criticare il mediocre operato di chi ha guidato la politica locale ed anche, e soprattutto, vuole essere una dichiarazione di coraggio e voglia di riuscire a fare quello che altri non hanno fatto, anche al costo di mettersi contro quei potentati economici e quei privati proprietari che molto spesso sono stati, guarda caso, gli stessi finanziatori delle campagne elettorali dei nostri precedenti amministratori.