“Una visita importante per rendermi conto personalmente delle questioni presenti sul territorio”.  Questo il commento dell’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi, che oggi (venerdì 8 settembre) a Massa si è recata alla RSA Gioacchino Ascoli, all’ex ospedale di Massa e al centro diurno Alzheimer della Fondazione Pelù.

Ulteriore tappa della giornata massese dell’assessore Saccardi, accompagnata dal direttore generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest Maria Teresa De Lauretis, dal sindaco di Massa  Alessandro Volpi e dal consigliere regionale Giacomo Bugliani,  è stata il cantiere della RSA Pelù, che verrà aperta – è stato evidenziato da Saccardi e De Lauretis – entro la primavera del 2018. Sono infatti stati ultimati i lavori e si sta procedendo ai collaudi della struttura.

“Le strutture che ho avuto modo di visitare questa mattina – dice ancora la Saccardi – evidenziano una grande attenzione nei confronti degli anziani e dei soggetti più fragili e questo conferma l’importanza della rete formata dalla sanità pubblica, dal privato sociale e dal terzo settore, con una condivisione dei percorsi che permette di garantire un’assistenza socio-sanitaria adeguata”.

“Per quanto riguarda la possibilità di realizzare una casa della salute nella sede dell’ex ospedale di Massa – continua l’assessore regionale – stiamo facendo uno studio perché vogliamo capire sia la parte tecnica che quella finanziaria. Una volta chiariti questi due aspetti, prenderemo una decisione”.

L’assessore Saccardi ha anche affrontato il tema delle liste d’attesa, molto sentito dai cittadini:

“Su un problema così rilevante non vogliamo dare risposte spot, perché in questa maniera dopo pochi mesi si torna nella stessa situazione. Stiamo invece portando avanti un lavoro di analisi della domanda, attraverso la mappatura di tutto il territorio, per calibrare in modo sufficientemente preciso l’offerta, costruita quindi sui bisogni.

Anche le prossime convezioni con i privati saranno predisposte e gestite in quest’ottica e con l’obiettivo a lungo termine di tenere il più possibile le persone vicino a casa.

Sono stati inoltre costituiti alcuni percorsi dedicati: AIUTO point  per i pazienti oncologici e, grazie all’accordo con la Medicina Generale, la presa in carico delle patologie croniche (BPCO, diabete, scompenso etc).  In questo senso sarà fondamentale il ruolo dei medici di medicina generale coordinatori di AFT.

Stiamo anche rivedendo l’organizzazione dei CUP, con le prenotazioni di esami e visite che potranno essere effettuate, oltre che nei distretti, anche dai medici di famiglia e nelle farmacie (è stato già definito anche in questo caso un accordo con la Regione).

Si tratta di un lavoro ad ampio raggio, che potrà fornire miglioramenti significativi entro la primavera del 2018”.