«In campagna elettorale l’abbiamo ripetuto più volte: Carrara ha bisogno di ponti e non di muri. Ha bisogno di rigenerazione e di un’identità condivisa, soprattutto attorno alla sua risorsa maggiore, il marmo. Da quel che si legge sulle cronache di questi giorni mi sembra invece vada in direzione del tutto contraria: e se continuerà così non sarà un bene per nessuno, certo non per la città». Così Andrea Zanetti, che ha guidato la coalizione di centrosinistra alle ultime elezioni,  e il gruppo consiliare pd  intervengono dopo le “frecciate a distanza” fra attuali ed ex amministratori e i vertici di Assindustria.

«Nel programma – sottolinea Zanetti – avevamo scritto chiaramente che Carrara aveva, e ha, bisogno di un nuovo modello di sviluppo: un modello “sostenibile” non solo sul piano ambientale ma anche economico e sociale. Per fare questo – continua l’attuale capogruppo democratico – avevamo detto che, se eletti, uno dei primi atti della Giunta sarebbe stata la convocazione degli “Stati Generali del Marmo”: un’occasione per mettere assieme allo stesso tavolo tutti i diversi portatori di legittimi interessi (dai soggetti pubblici agli imprenditori, dai rappresentanti dei lavoratori al mondo dell’associazionismo) per discutere e trovare punti condivisi di azione sulle grandi questioni del pianeta lapideo: dal tema del gettito e del ritorno economico a quello dell’ambiente e della sicurezza in cava, dalla riduzione del rischio idrogeologico allo sviluppo delle attività produttive di filiera».

«Vedo, purtroppo, che così non è: si sceglie di lanciare ancora una volta frecciate a distanza quasi come se la dimensione “mediatica” fosse l’unico vero interesse» chiosa Zanetti. «Non servono le “bolle” o gli anatemi: ma non serve nemmeno la difesa arroccata delle imprese. Errori ne sono stati fatti tanti, da più parti, in un lasso di tempo “pluricentenario” (non certo negli ultimi soli dieci anni e tanto meno nell’ultimo mese): non è per cerchiobottismo che diciamo questo. Lo diciamo perché siamo convinti che sia arrivato il tempo di cambiare davvero le politiche sia istituzionali sia di impresa e che lo scontro, dopo tanti proclami, sia solo la dimostrazione che alla fine qualcuno ha preferito cambiare tutto perché nulla cambiasse».

Da Zanetti e gruppo pd viene dunque l’invito al sindaco e alla maggioranza a convocare questi  “Stati Generali”. «O quanto meno – concludono i democratici – convochino un consiglio comunale dedicato a questi temi e riferiscano alle assise e alla città quali  proposte concrete hanno intenzione di formulare su beni estimati, nuovo regolamento e periodo transitorio, durata delle concessioni e modalità di tassazione dell’escavato».