E’ con profondo sconcerto che abbiamo ricevuto nei giorni scorsi il rifiuto di utilizzo della sala della Resistenza da parte della Provincia. Lo scorso 3 novembre, con largo anticipo, avevamo avanzato una richiesta a nome e per conto delle tre organizzazioni per effettuare un’inizitiva a carattere politico/culturale inerente il Referendum Costituzionale. A distanza di qualche giorno purtroppo abbiamo ricevuto una nota a firma del Dirigente Francesco Loricchio, che negava l’utilizzo della sala adducendo motivazioni per noi infondate ed inaccettabili e che rischiano di essere lesive dell’agibilità democratica garantita dalla nostra costituzione, trattandosi di uno spazio pubblico. Nella nota si legge infatti “si ritiene di non poter concedere l’utilizzo della sala, tenuto conto del carattere politico della riunione in relazione alla campagna referendaria in corso, non rientrante, a giudizio dello scrivente, nelle fattispecie per le quali il relativo regolamento prevede la possibilità della concessione in uso”, a ciò viene aggiunto che è stata negata “di fatto” anche ad altri soggetti ( a voce? E a chi?) , come se la cosa fosse di per sé meno grave.
Simili argomentazioni non trovano alcun fondamento nel regolamento di utilizzo della sala ma sono frutto solo di una valutazione arbitraria del Dirigente (“… a giudizio dello scrivente” vedi sopra) che ci pare piuttosto dettata da indicazioni politiche di opportunità anziché dal merito (rispetto del regolamento provinciale). Negare la sala della Resistenza, luogo simbolo dei valori scaturiti dalla costituente, è un fatto molto grave. Per giunta appare alquanto singolare come le figure espressione di un ente che rappresentano il Partito Democratico assumano una posizione così lesiva della libertà di espressione. Tra l’altro il partito democratico nasce proprio come forza politica che si pone l’obiettivo di unificare le varie sensibilità politiche che si sono battute in difesa dei valori costituzionali come le forse socialiste, comuniste e democratiche. La nostra battaglia in difesa della Costituzione e a favore del No al Referendum vede una delle proprie ragioni proprio per continuare a garantire quei valori che ci hanno accomunato e che sono frutto della nostra Carta.
L’iniziativa comunque si svolgerà il giorno 29 novembre in altra sede
CGIL, ANPI e Arci Massa Carrara