Nella sede Comunale di Massa il Consorzio bonifica 1 Toscana Nord e il Consorzio produttori del vino Candia, hanno firmato una convenzione innovativa, moderna e prima nel suo genere.

Da oggi infatti tutti i corsi d’acqua che si trovano nel versante massese del territorio dove si produce il vino Candia, saranno curati e regimati direttamente dagli agricoltori che su quel territorio hanno impiantato le proprie aziende vinicole. La manutenzione ordinaria dei torrenti continua ad essere organizzata e diretta dal Consorzio bonifica, che rimane il responsabile della rete, ma lo svolgimento dei lavori compete agli imprenditori agricoli che fanno parte del consorzio dei produttori, che in cambio del loro lavoro riceveranno un adeguato compenso.

pres_bonifica“L’accordo è stato firmato nella sede del Palazzo Comunale per dare giusta evidenza a un atto significativo e unico – Spiega Uilian Berti, Vicesindaco e Assessore ai Lavori pubblici e Ambiente – voluta e studiata per sottolineare la particolare attenzione che l’Amministrazione ha sempre avuto per un’area così delicata come quella del Candia. L’atto infatti segna una continuità con quanto per quella specifica porzione di territorio abbiamo già fatto.”

La novità è essenzialmente quella di affidare le manutenzioni dei corsi d’acqua, che il consorzio effettua due volte l’anno, direttamente ai principali fruitori dell’area, invece di appaltare i lavori ad aziende esterne. I vantaggi di questa scelta sono molteplici: garantire un presidio costante da parte di chi è presente con la propria azienda sul territorio e quindi contare sulla conoscenza profonda dei corsi d’acqua da parte di frontisti.

“Il Toscana Nord crede profondamente in queste metodologie operative, la scelta di affidare i lavori agli imprenditori agricoli è una impostazione ch ci siamo dati dal momento in cui l’Ente è stato istituito – spiega il Presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – Siamo consapevoli che la cura e gli interventi eseguiti dagli agricoltori su territori speciali come il Candia abbiano un valore superiore rispetto a qualsiasi altra forma di affidamento, perchè gli agricoltori sono le sentinelle del territorio, e proprio per questo hanno una conoscenza profonda, oltre ad avere tutto l’interesse affinchè i lavori siano eseguiti nel modo più corretto.”

Un plauso all’iniziativa viene dato anche da Maurizio Fantini, direttore della Federazione Apuana Coldiretti, che ha lavorato al fianco dei sottoscrittori alla stesura della convenzione e che annuncia che sono allo studio analoghe forme di convenzione per da estendere ad altri soggetti che operano in zone sempre gestite dal Consorzio bonifica Toscana Nord. “Apprezziamo questo modello di cooperazione, sancito dal un decreto legislativo del 2001, che ha l’indubbio vantaggio di semplificare i soggetti deputati a compiere le azioni di salvaguardia del territorio” dice.

reticolo“Altro aspetto fondamentale è il sostegno effettivo al mondo agricolo del comparto Candia – dice il Sindaco di Massa, Alessandro Volpi – La convenzione prevede un compenso di oltre 40 mila euro per il 2016, che il consorzio bonifica riconosce agli agricoltori. Compenso calcolato in base al valore di mercato della manutenzione ordinaria per la pulizia dei corsi d’acqua. Inoltre la durata triennale della convenzione garantisce una stabilità delle entrate nel tempo”.

I tecnici spiegano che dal punto di vista pratico, questa convenzione è in tutto e per tutto un affidamento di lavori ad aziende, con la differenza che invece di eseguire una gara, gli affidamenti sono diretti e coinvolgono soggetti locali e già operativi sul territorio.

“Crediamo che questo accordo sia importante per il territorio del Candia e prevediamo di estenderlo anche agli agricoltori che operano sul versante di Carrara – conclude Enrico Bertelli, Vicepresidente del Consorzio.”

“Sono oltre dieci le aziende coinvolte, che si occuperanno di tenere pulite le sponde di oltre 13 chilometri di canali – afferma il presidente del Consorzio Candia, Fabrizio Bondielli – Questo accordo sostiene l’agricoltura e l’economia locale, in un comparto delicato perchè il vino viene prodotto su colline fragili, dove la manutenzione è fondamentale contro il rischio idrogeologico”