“Tutti hanno diritto ad esprimere la propria opinione, ma è necessario trovare un punto d’incontro”.
Così Matteo Mastrini fotografa la situazione dell’Unione dei Comuni e sollecita i Sindaci ad esprimere un indirizzo sul futuro dell’Ente: “Ritengo che per realizzare qualcosa di solido per il territorio occorra averne un’unica visione, altrimenti si scivola in una pericolosa schizofrenia”.
Motivo per il cui l’Assessore alle funzioni associate proporrà alla Giunta che si riunirà domani pomeriggio ad Aulla un ordine del giorno sugli indirizzi dell’Ente: “Ci sono molte opportunità da cogliere, l’importante è stabilire un percorso, che sia l’Unione a otto oppure a tredici, ma bisogna tenere presenti le scadenze a cui ci troviamo di fronte”.
Il quadro normativo non aiuta: “E’ urgente individuare la seconda funzione (dopo la statistica) da associare, ma altrettanto importante lavorare in  prospettiva: dal prossimo anno le funzioni da associare da parte di tutti i Comuni saranno tre, dall’anno successivo quattro”.
Sulle cause dell stallo Mastrini è chiaro: “Visto il quadro toscano, in cui tutte le Unione dei Comuni annaspano, possiamo dire che la Legge Regionale 68 non ha aiutato: è troppo restrittiva e non tiene conto delle identità comunali da cui il territorio è contrassegnato. Anche la Legge nazionale lascerebbe più spazio ai singoli Comuni: non si capisce perchè la Regione, dopo aver costretto i Comuni ad associare la nettezza urbana, non la riconosca come una funzione unica”.
Sul quadro politico: “La Giunta non è un ring, ma il luogo dove gli Amministratori possono e devono indirizzare il futuro del territorio. In caso contrario dovremo ripensare l’organizzazione del territorio tenendo presente che gli sprechi non sono nei Comuni, ma nei carrozzoni creati per gestire le risorse”