saldiAl via sabato 4 luglio in tutta la Toscana e nella gran parte della penisola i saldi estivi. Tutti i commercianti attendono questo momento auspicando una boccata di ossigeno, dopo un altro inverno non semplice. Confcommercio Imprese per l’Italia – Province di Lucca e Massa Carrara, attraverso i propri sindacati Federmoda e Federcalzature, ha lavorato in queste settimane predisponendo il vademecum “Saldi chiari” che è stato poi inviato a tutti gli associati di settore, contenente le regole da seguire per garantire la massima trasparenza alla clientela. Oltre alla lettera, a tutti gli associati Confcommercio è stata inviata una speciale vetrofania da esporre in negozio, sempre nell’ambito dell’operazione “Saldi chiari”. “Purtroppo come ogni anno – recita una nota di Confcommercio – non sono mancate pratiche di concorrenza sleale da parte di molti negozi, che hanno anticipato le liquidazioni di almeno un mese attraverso i cosiddetti saldi ‘mascherati’, con cui è stata aggirata la normativa sul punto. Da qualche giorno è possibile addirittura vedere già i cartelli con scritto “saldi” sulle vetrine di alcune attività. E’ un malcostume diffuso, passibile peraltro di pesanti sanzioni, che va a danneggiare le attività che rispettano le regole tutto l’anno e che, per ovviare a questa concorrenza, si impegnano per ideare iniziative che portino gente e ravvivino i vari centri”.
 Confcommercio coglie anche l’occasione per ricordare le principali regole da seguire in materia.
  • Attendere il periodo ufficiale dei saldi; indicare in modo chiaro e ben leggibile la composizione del prezzo di vendita al pubblico (prezzo originario, percentuale di sconto, prezzo scontato in euro ed eventualmente in lire);
  • tutta la merce in saldo deve essere prezzata con le modalità di cui al punto precedente;
  • in caso di vizi o mancata conformità rispetto alle caratteristiche descritte del bene venduto in occasione dei saldi il commerciante è soggetto alle ordinarie norme in materia di garanzia;
  • in casi diversi dal vizio o dalla mancata conformità, la sostituzione del capo è a discrezione del titolare dell’esercizio; durante i saldi il commerciante può consentire la prova dei capi in vendita per verificare la corrispondenza della taglia;
  • non esibire sconti generici, specie se riferiti soltanto ad alcuni articoli; accettare pagamento con assegni, carta di credito e bancomat secondo i termini delle relative convenzioni; evidenziare all’esterno le taglie eventualmente disponibili;
  • la merce da mettere in saldo è quella a carattere stagionale o di moda (che subirebbe un deprezzamento maggiore se venduta in ritardo) ma anche quella della stagione in corso; usare la massima cortesia.
E’ opportuno porre la massima attenzione all’etichettatura dei prodotti messi in vendita. Confcommercio ribadisce che solo attraverso il rispetto delle regole si può garantire pienamente la clientela, che rimane il patrimonio essenziale da tutelare per qualsiasi azienda commerciale, evitando al contempo forme di abusivismo e concorrenza sleale.