carabinieri notte 1«Mi hanno violentata in un bed and breakfast siciliano durante le vacanze di Natale. Non ricordo nulla, in due mi hanno riaccompagnato in camera dopo la discoteca. Poi il black out. Mi sono risvegliata in un lago di sangue».

Una storia delicata e ancora tutta da chiarire. Su cui stanno indagando i carabinieri. Non solo quelli di Massa, ma anche quelli di Ragusa, coordinati dal maggiore Alessandro Coassin (ex comandante di compagnia di Sarzana). Una vicenda che prende le mosse da quanto raccontato da una trentuenne massese, ricoverata lunedì sera al Pronto soccorso dell’ospedale cittadino. Sarebbe stata proprio la donna, arrivata all’ospedale di Massa nel pomeriggio del 29 dicembre, a dire di essere stata oggetto di violenza sessuale mentre si trovava in un albergo, o meglio, in un bed and breakfast, in Sicilia. Ai carabinieri, ha raccontato che era in Sicilia per le vacanze di Natale. Di aver trascorso la serata del 26 dicembre in una discoteca della provincia di Ragusa, poco distante dal paese, Scicli, dove era alloggiata. La donna avrebbe detto poi di essere stata accompagnata in un bed and breakfast da due persone, di cui non ricorda nulla, nemmeno i nomi. La mattina seguente, sempre secondo il racconto fatto dalla donna ai carabinieri, si sarebbe svegliata in camera in un lago di sangue.

Un brusco risveglio che per la donna avrebbe avuto poi anche delle conseguenze a livello fisico, oltre che psicologico. La trentunenne, infatti, una volta fatto rientro a Massa, accusando dolori e postumi di quanto secondo il suo racconto, sarebbe avvenuto la notte di Santo Stefano nel bed and brakfast a Ragusa, avrebbe raccontato tutto. Da qui è partita la chiamata ai carabinieri che si sono presentati direttamente al Pronto soccorso per raccogliere il racconto della donna. I carabinieri hanno quindi immediatamente attivato tutti gli accertamenti – anche in quel di Ragusa) per verificare i fatti raccontati dalla 31enne. Per capire cosa sia successo la notte di Santo Stefano. Si stanno attivando, intanto, anche i colleghi di Ragusa e, dal momento che la 31enne non ricorda il nome del B&B in cui alloggiava a Scicli, nella patria del barocco, li stanno passando al setaccio tutti. Al momento non sono emersi nuovi elementi e riscontri per le indagini.

 

 

 

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