L’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli risponde ad interrogazione del gruppo Fratelli d’Italia sull’estrazione del marmo

Nel 2013 nel comune di Carrara risultavano attive 80 cave e venivano estratti 922 mila 540 tonnellate di marmo in blocchi e 2 milioni e 924 mila di residuceccarelli vincenzoi tra scaglie di marmo bianche, scure e terre. L’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli risponde in aula ad un’interrogazione del gruppo Fratelli d’Italia sull’estrazione del marmo nella cave apuo-versiliesi.

“L’estrazione selvaggia di marmo – ha detto la consigliera Marina Staccioli (Fratelli d’Italia) – viene pagata dalla zona apuo-versiliese. Su 4 milioni di tonnellate di marmo estratto solo 900 mila sono blocchi e pochi vengono lavorati in loco. Si ha così – aggiunge Staccioli – un impoverimento del territorio a livello ambientale, senza ricadute occupazionali”. Ceccarelli ha precisato che la Giunta regionale ha competenze in merito alla pianificazione del settore estrattivo, ma che in tale settore non rientrano le lavorazioni secondarie.

L’assessore ha fatto una panoramica sui quantitativi di materiali estratti nel 2013: nelle cave di Lucca, 448 mila tonnellate di materiali per usi industriali e un milione e 20 mila per costruzioni e opere civili; nelle cave di Massa Carrara 2 mila tonnellate solo per uso industriale. Per usi ornamentali, invece, in Lucchesia, i materiali estratti sono stati 97 mila tonnellate tra marmo e arenarie e in provincia di Massa Carrara un milione e 24 mila di marmo tonnellate. Infine, i quantitativi di residui sono stati nel lucchese di 58 mila 600 tonnellate mentre in provincia di Massa Carrara 121 mila tonnellate di blocchi da scogliera, un milione e 244 mila tonnellate di scaglie di marmo bianche, 1 milione e 450 mila di scaglie di marmo scure e 497 mila tra pezzame, pietrisco e terre.

Sugli introiti che derivano dalle tasse sulle concessioni regionali per le cave del comprensorio delle province di Lucca e Massa Carrara, l’assessore ha fatto una panoramica: “Dall’estrazione dei materiali per usi industriali derivano 131 mila euro dalla provincia di Lucca e 576 euro da Massa Carrara (solo la cava di Pontremoli); dall’estrazione dei materiali per costruzioni ed opere civili derivano 351 mila euro dal lucchese e 30 mila 800 da Massa Carrara. Infine, dai materiali per usi ornamentali derivano oltre 647 mila euro in provincia di Lucca, tra blocchi e scaglie e 12 milioni di euro in provincia di Massa Carrara”.