comune massa 1L’amministrazione Volpi ha puntato gli occhi sulle retribuzioni dei 10 dirigenti di Palazzo civico e ha deciso nuovi criteri per la loro busta paga. La retribuzione dei dirigenti si compone di due parti. Una – diciamo così – tabellare, l’altra accessoria. E, questa seconda parte, a sua volta dipende dalla posizione e dal raggiungimento dei risultati. Insomma, la componente “variabile” dello stipendio si definisce in base a due criteri: il ruolo occupato (area di competenza e settori da gestire) e, appunto, il raggiungimento degli obbiettivi. Bene, fino ad ora, la retribuzione variabile si definisce per il 75% in base alla posizione. Dunque, soltanto il 25% dello stipendio accessorio varia in base al risultato raggiunto. Le norme, però, consentono alle amministrazioni di intervenire su quelle percentuali e la giunta ha preso la palla al balzo: «Ora – scrive il sindaco Volpi su Facebook – la parte dipendente dal risultato sale al 55% che è – sottolinea – il massimo consentito dalla legge».

Basta fare due calcoli per dedurre che la posizione, il numero e il tipo di settori da gestire conteranno per il restante 45%. Vero che le forbici non sono – e non potrebbero esserlo – al lavoro sull’intero stipendio dei dirigenti, altrettanto vero che non si tratta comunque di spiccioli. A confermarlo c’è la determinazione dirigenziale 199 del gennaio scorso con cui il dirigente del settore, appunto, quantifica in oltre 351mila euro l’importo da mettere a bilancio per pagare le retribuzioni di posizione e di risultato.