Più opportunità di reddito nelle aree rurali, ma anche più salvaguardia e tutela contro il dissesto idrogeologico e le calamità naturali. Ecco la previsione normativa di un utilizzo “virtuoso”, cioè concessione a privati dietro pagamento di un canone, dei terreni agricoli incolti, resi disponibili con specifiche modalità, la cui messa a regime costituisca necessità per la sicurezza idraulica e idrogeologica del territorio. Tutto ciò sarà possibile grazie a un emendamento alla nuova legge che trasforma l’Azienda agricola di Alberese nell’ente “Terre regionali toscane”, approvato oggi in commissione agricoltura, e presentato dal suo presidente, il consigliere Pd Loris Rossetti.

“Da tempo sto lavorano su questa importante questione – ha spiegato Rossetti – in stretto contatto con sindaci e amministratori anche del territorio provinciale di Massa Carrara, dove il problema è molto sentito. E’ un aspetto anche delicato, che investe la sicurezza del territorio, poiché è noto che la cattiva gestione, l’incuria e la mancata manutenzione aggravano i problemi ai quali siamo ormai abituati dopo ogni ondata di maltempo”.

Secondo l’emendamento approvato in commissione “Si considerano abbandonati o incolti: a) i terreni agricoli che non siano stati destinati a uso produttivo da almeno tre anni; b) i terreni boscati catastalmente individuati come pascoli, prati o seminativi che non siano stati oggetto di attività selvicolturali da almeno dieci anni; c) i terreni montani rimboschiti artificialmente sui quali non siano stati attuati interventi colturali di sfollo o di diradamento da almeno dieci anni.

Saranno i comuni, poi, ad essere chiamati ad effettuare un apposito censimento dei terreni abbandonati o incolti e a trasmetterlo alla “Banca della terra”, nuovo ente regionale che comprende anche l’inventario di terreni e aziende agricole di proprietà pubblica e privata disponibili per il mercato.