Fidi, la finanziaria della Regione Toscana, acquisterà l’area e lo stabilimento della ex Eaton di Massa. L’intervento sarà possibile grazie ad una modifica della legge finanziaria regionale, che la giunta ha approvato nel corso della sua ultima seduta, e che consentirà la costituzione di una newco per realizzare l’operazione. Lo ha annunciato il presidente Enrico Rossi nel corso dell’odierno biefring con i giornalisti.

“Si tratta di un passaggio – ha spiegato Rossi – per il quale la Eaton si è detta disponibile e che sarà decisivo per reindustrializzare il sito, salvare 300 posti di lavoro e bloccare ogni tentativo di speculazione. Sono in corso contatti importanti con aziende, toscane e no ma tutte comunque in fase di espansione, interessate al sito produttivo massese e a loro sottoporremo il pacchetto di agevolazioni che stiamo mettendo a punto per arrivare alla positiva conclusione di questa lunga e difficile vicenda”.

“Sarebbe stato preferibile – ha concluso il presidente – trovare un soggetto disposto ad acquisire direttamente l’area. Questo non è stato possibile e noi abbiamo comunque mantenuto l’impegno preso con i lavoratori e il territorio di salvaguardare il sito e la sua destinazione produttiva”.

Staccioli: “Serve un Piano Integrato di Sviluppo per salvare l’intera provincia di Massa-Carrara”

«Oltre ad un pacchetto per l’area Eaton, come abbiamo già anticipato nei giorni scorsi, occorre un pacchetto di rilancio economico per tutta la provincia di Massa-Carrara che versa in condizioni veramente difficili. Per questo chiederemo di inserire all’interno del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria 2012 un Piano Integrato di Sviluppo che riguardi esclusivamente la provincia apuana». È quanto sostiene la vicecapogruppo della Lega Nord Toscana e vicepresidente della commissione istituzionale per l’emergenza occupazionale, Marina Staccioli, commentando la notizia della possibilità di acquisto dei terreni e degli immobili della Eaton di Massa da parte di Fidi Toscana.

 «È opportuno rimarcare – conclude Staccioli – che dovremo dedicare molta attenzione al processo di reindustrializzazione che riguarderà quell’area perché, se non si adottano le giuste misure anche in materia di scouting aziendale, si rischia una lottizzazione in stile ex-Dalmine incapace di riassorbire i livelli occupazionali».