Sono ancora tutti in carcere i protagonisti dell’inchiesta sugli appalti pilotati nella casa di reclusione di Massa, ma la prossima settimana si riunirà il Tribunale del Riesame di Genova per decidere di una possibile scarcerazione. E’ quello che hanno chiesto gli avvocati di Salvatore Iodice, direttore della casa circondariale, Salvatore Cantone suo contabile nello stesso carcere, Stefano Tendola e Stefano Riccardi, due dei dipendenti pubblici coinvolti nell’inchiesta. Il Riesame si riunirà lunedì 26 luglio per Iodice, Cantone e Tendola e venerdì 30 luglio per Riccardi.  Gli arresti durante il blitz in totale furono 9, tra dipendenti pubblici e imprenditori e tra questi solo Mario Cesare Rotella, uno degli imprenditori facilitati nelle gare d’appalto, fu messo subito ai domiciliari. Gli altri sono rimasti nei carceri della Toscana da martedì 6 luglio, accusati di reati come la turbativa d’asta, la corruzione e la truffa aggravata. Secondo gli avvocati difensori (Balatri e Piccirillo per Iodice, Franceschini per Cantone, e Del Vecchio per Tendola)  a questo punto la misura cautelare chiesta dal Pm Rossella Soffio e accordata dal Gip Giuseppe Laghezza, sarebbe fuori luogo e si appellano al riesame per la scarcerazione