Maxi operazione antidroga, 15  persone arrestate, tra cittadini extracomunitari e connazionali, con l’accusa di traffico di stupefacenti; e la maggior parte era residente in Provincia di Massa Carrara, sopratutto in Lunigiana, covo perfetto per gli spacciatore di ogni tempo. Ieri mattina il  Colonnello Paolo Zito, il Maggiore Giaramita e il Tenente Trombetta hanno fornito i dettagli dell’operazione denominata “Pagliari” al Comando provinciale dei Carabinieri di La Spezia: 1 anno di indagini, i primi arresti nel 2007, quando finirono in manette 21 persone; poi un secondo filone dell’inchiesta aperto dal Pm Maurizio Caporuscio per un traffico di droga che partiva da Milano, arrivava tramite corrieri a Santo Stefano Magra e si diramava tra il centro di Spezia e la Lunigiana. A contendersi lo stupefacente, cocaina ed hashish, erano due famiglie magrebine, in competizione per la gestione della zona ricchissima di clienti, sopratutto giovanissimi e di buona famiglia. 12 i cittadini marocchini arrestati e 3 gli italiani: di questi la maggior parte risiedeva in Provincia di Massa Carrara. Regolari con il permesso di soggiorno, sposati a cittadine apuane, occupazioni fisse e insospettabili, si alzavano la mattina per recarsi a Santo Stafano, dove la droga veniva occultata, sotterrata e nascosta, per poi essere divisa e confezionata.  Zouri Abdelilah,36enne, risiedeva a  Carrara; Khammouri Touhami, 45enne, era un tranquillo commerciante residente a Massa; Beghdadi Hassan, 28enne, aveva preso casa a  Fivizzano e Beghdadi Abdelmalek stava ad Aulla; a Fivizzano anche Agoube Khalid, appena 20enne, mentre il fratello Agoube Abdelghani, 28enne, aveva la residenza ad Aulla; a Mulazzo stavano FouhamyTarik, 21enne e Fouhamy Abderrazzak, 25enne; a Licciana Nardi viveva, con la famiglia, molto nota in Lunigiana, uno degli italiani arrestati: Mario Carlotti, imprenditore nel ramo della maglieria, arrivato al consumo di numerosi grammi di cocaina al giorno e trasformatosi lui stesso nei mesi, quasi casualmente, in spacciatore. Agli arresti domiciliari Fabrizio Pellegrini, 37 enne artigiano di Licciana Nardi  e Christian Macrì operaio navale di 32 anni, residente invece ad  Arcola. Oltre 100 i militari impiegati per l’operazione che ha visto anche la collaborazione del Comando Provinciale di Massa Carrara; durante il blitz, avvenuto la notte dell’8 febbraio,  sono state eseguite numerose perquisizioni domiciliari e sequestrati 11 chili di hashish e 1 di cocaina; ma questo è stato solo l’epilogo di una lunga attività condotta dai Carabinieri del reparto investigativo spezzino, iniziata nel marzo 2008, che ha consentito di smantellare il pericoloso sodalizio italo – marocchino. La prima intercettazione dello stupefacente è avvenuta sulla A12 Genova- Nervi il 27 novembre 2008, quando i carabinieri fermarono un’auto, con a bordo due corrieri marocchini e sequestrarono il primo mezzo chilo di cocaina; il 28 gennaio 2009, al casello di La Spezia fu fermata un’altra auto con a bordo 400 grammi di sostanza. L’organizzazione si appoggiava a tre cittadini marocchini, residenti a Milano, ancora latitanti. Oltre un migliaio sono state le cessioni di droga al dettaglio, avvenute in un anno, con un giro di denaro che supera il milione di euro. Per adesso gli indagati non sono accusati anche di associazione a delinquere, ma il Pm si riserva nuovi sviluppi e ha aperto un terzo fascicolo sull’inchiesta.