Al Ministero delle Comunicazioni  
All’Indignato Speciale
Al Sindaco di Carrara
 
Scrivo questa lettera per denunciare quello che ritengo non tanto un sopruso subito a livello personale quanto un sopruso “strutturale” e “procedurale” messo in atto arbitrariamente dall’Ente Poste a Carrara.
Martedì    ho trovato sotto la porta l’avviso relativo alla mancata consegna di un pacco contrassegno contenente un libro e il relativo invito a ritirarlo presso la posta.
Tra l’altro al momento della mancata consegna ero in studio.Sarebbebastato che il portalettere o chi per esso avesse suonato una seconda (ma una volta non si diceva che “il postino suona sempre due volte?) e atteso un attimo perchè io fossi in grado di rispondere.   Ma la sorpresa arriva in seguito.  Invece di tornare il giorno successivo infatti è chiaro che il postino non verrà più.
Nel pomeriggio recandomi alla posta mi sento rispondere che il pacco sarà disponibile due giorni dopo e già la cosa mi irrirta. Una volta infatti chi doveva consegnare i pacchi finiva il giro e riconsegnava alla sede quelli che non aveva potuto recapitare. Ma fin lì il disguido è perfino accettabile sapendo bene come vengono forniti in Italia i servizi gestiti in regime di monopolio. Due giorni dopo (il giovedi) mi reco alla posta e il pacco non è ancora disponibile. Capisco bene che non è colpa degli impiegati e non me la prendo più di tanto. Quando però dopo altri due giorni (sabato) posso finalmente ritirare il pacco scopro che la cifra da pagare è maggiorata per la custodia e il deposito dei giorni successivi alla mancata consegna. Evitando accuratamente di far polemica con gli impiegati, che anzi ringrazio della gentilezza con cui vengo informato della cosa, torno a casa con il fermo proposito di denunciare l’accaduto.
Per questo chiedo al Ministero delle Comunicazioni se ritiene opportuno che un disservizio di un servizio pubblico gestito in regime di monopolio venga pagato due volte dall’utente, la prima con il ritardo della consegna e la seconda con una penale per il deposito. Insomma oltre al danno anche la beffa.  Non solo riceviamo i pacchi in ritardo per l’incapacità di chi gestisce il servizio postale ma veniamo anche presi in giro con la richiesta di pagamento di una penale. E poco importa se si tratta di una piccola penale. E’ il gesto stesso che è scandaoloso.
La cosa è evidentemente una vergogna ed è oltremodo diseducativa che per chi, in mancanza di intervento da parte di organismi superiori, potrà continuare a fregarsene dei diritti del cittadino sottoponendolo a sberleffi di questo genere.
Chiedo inoltre agli organi di stampa nazionali e locali se non ritengano opportuno segnalare il comportamento oltremodo scorretto delle poste, che oltre ad avere provocato disservizi di non poco conto con lo spostamento della sede centrale a Carrara, si permettono di far pagare la loro incapacità agli utenti e chiedo al Sindaco se abbia intenzione o meno di tener conto anche di questo ennesimo disservizio.
A quest’ultimo chiedo anche se sia informato delle intenzioni delle poste relative alla futura localizzazione della sede di Carrara, oggi situata in luogo fortemente disagiato e senza chiare prospettive per il miglioramento del servizio, ed inoltre se abbia o meno intenzione di realizzare in prossimità delle poste dei parcheggi riservati per i disabili, visto che oggi per potervi accedre un portatore di handicap deve percorrere lunghi tragitti.
                                                                                                        Lanmarco Laquidara