Si è tenuta ieri, 3 luglio, presso la Prefettura di Massa, una nuova riunione del tavolo istituzionale e tecnico di coordinamento sulla nave Guang Rong, presieduta dal Prefetto Guido Aprea.

L’incontro ha rappresentato un momento cruciale per fare il punto sulla situazione del relitto incagliato dallo scorso 28 gennaio e avviare le prime fasi operative in vista della sua rimozione.

Alla riunione hanno preso parte, oltre al Sindaco Francesco Persiani, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine – tra cui Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Capitaneria di Porto, con il comandante Tommaso Pisino – la direttrice di ARPAT, dottoressa Licia Lotti, i legali dell’armatore, avvocati Vaudo e Paggini, e i consulenti tecnici incaricati dell’operazione. In collegamento da remoto anche la Protezione Civile regionale. Presenti inoltre i rappresentanti del Consorzio dei Balneari, Itala Tenerani, e della Compagnia del Mare, Virginia Santucci.

Durante l’incontro, il comandante Pisino ha presentato una relazione dettagliata sulle condizioni della Guang Rong, ancora ferma in conca dopo una prima fase di bonifica conclusasi tra fine febbraio e inizio marzo. La situazione, pur stabile, necessita ora di un intervento decisivo per il recupero e la rimozione del relitto.

I consulenti tecnici, tra cui un ingegnere inglese, hanno annunciato l’avvio della fase operativa di valutazione delle manifestazioni d’interesse da parte delle aziende specializzate. Su dieci soggetti invitati, cinque hanno presentato proposte concrete per la rimozione della nave. Tutti i progetti prevedono il recupero tramite rimessa in galleggiamento, alleggerimento del carico e successivo spostamento in acque più profonde. Le proposte, attualmente al vaglio degli organi competenti, verranno analizzate anche alla luce di eventuali prescrizioni tecniche o ambientali.

Una volta individuato il soggetto esecutore, verranno avviate le attività propedeutiche, che includono l’impiego di mezzi e attrezzature specialistiche da trasportare in loco.

Sul fronte della sicurezza ambientale, è stato confermato che le analisi eseguite finora non indicano rischi di inquinamento e che non sono previsti ulteriori divieti di balneazione né chiusure degli stabilimenti. Qualora emergessero nuove necessità in corso d’opera, le autorità si riservano di adottare eventuali misure.

La nave resta attualmente sotto sequestro dell’Autorità Giudiziaria, ma si sta entrando nella fase che potrebbe portare al dissequestro, contestualmente all’avvio dei lavori di rimozione.

L’obiettivo condiviso da tutte le istituzioni, anche su sollecitazione dei rappresentanti dei balneari, è completare la rimozione del relitto entro i primi di settembre, in coincidenza con la fine della stagione turistica, salvo imprevisti di natura tecnica o giudiziaria.

Successivamente, si aprirà la terza fase dell’operazione: quella relativa alla valutazione degli indennizzi e alla ricostruzione del pontile danneggiato, con l’impegno di mantenere informata la cittadinanza sugli sviluppi.

Un passo avanti concreto per risolvere una vicenda che da mesi tiene banco sul litorale apuano, con la collaborazione attiva di tutte le istituzioni coinvolt

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