Entro dicembre 2025, ASMIU dovrebbe confluire nella società unica pubblica RetiAmbiente. L’obiettivo dichiarato è migliorare l’efficienza e unificare la gestione dei rifiuti, ma il percorso solleva dubbi seri su chi tutelerà i lavoratori precari e su chi si farà carico dei debiti dell’azienda.

Attualmente, ASMIU registra oltre 3,5 milioni di euro di debiti. Se questi venissero trasferiti alla nuova società, si rischierebbe di compromettere la sostenibilità del servizio. Se invece restassero in capo ad ASMIU, il Comune, e quindi i cittadini, potrebbe dover intervenire per coprirli.

Sul piano occupazionale, la legge tutela chi lavora nei servizi operativi. Ma che fine farà il personale precario?

Esiste oggi un piano ufficiale che dica chi sarà assorbito, con quali tempi e con quali garanzie?

Dopo la recente conferenza pubblica sul tema, Luca Tonlazzerini, del direttivo Forza Italia Massa, interviene per chiedere chiarezza:

“Al di là delle tante belle parole pronunciate, chiedo che per trasparenza e rispetto verso lavoratori e cittadini siano resi pubblici atti concreti. Solo così tutti potranno dormire sonni sereni.”

In particolare, l’azzurro, sollecita: un piano scritto e pubblico per la tutela di tutti i lavoratori, compresi i precari e una garanzia ufficiale che i debiti non verranno scaricati sui cittadini.

Non si tratta di polemica, ma di responsabilità. Aggiunge “I cittadini hanno diritto a sapere, e i lavoratori meritano rispetto e certezze. Una transizione come questa può essere un’opportunità, ma solo se gestita con serietà e trasparenza.”

Luca Tonlazzerini (Direttivo Forza Italia Massa)

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