Sta facendo discutere a Massa la convocazione della Commissione consiliare per la toponomastica, che mercoledì 7 maggio esaminerà l’ipotesi di intitolare una via o uno spazio pubblico a Giorgio Almirante.
Una scelta che ha sollevato una forte opposizione da parte delle realtà democratiche e antifasciste del territorio, che domani, alla vigilia della riunione, scenderanno in piazza per manifestare il loro dissenso.
Cresce, quindi, l’attesa per la seduta della Commissione consiliare per la toponomastica, convocata per mercoledì alle ore 12 su impulso dell’assessore delegato Roberto Acerbo, la sinistra massese si mobilita contro l’ipotesi di intitolare una via, uno spazio pubblico o un parco a Giorgio Almirante.
Una manifestazione di dissenso è stata annunciata per domani, martedì 6 maggio, alle ore 18, proprio alla vigilia della riunione della Commissione. Il presidio si terrà sotto il Comune di Massa e vedrà la partecipazione di numerose associazioni, partiti e realtà civiche del territorio. Lo slogan scelto è chiaro: «No all’intitolazione di una strada o altro luogo a Giorgio Almirante, né ora né mai».
Tra i promotori del presidio figurano: Anpi provinciale Massa Carrara, Cgil, Arci, Archivi della Resistenza, Legambiente, Spi Cgil, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista, Alleanza Verdi e Sinistra e molti altri. Secondo gli organizzatori, Giorgio Almirante è figura legata al fascismo e alla Repubblica di Salò, “convinto fascista e collaborazionista dei nazisti – si legge nel comunicato – era dalla parte degli aguzzini che perseguitavano e massacravano civili italiani”.
I promotori colgono l’occasione per rilanciare anche altre due richieste già avanzate in passato: la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, concessa nel 1924 e mai formalmente ritirata, e l’intitolazione del ponte tra via Trieste e via Foce a Sandro Pertini, “il partigiano Presidente più amato dagli italiani”.
La piattaforma che sostiene queste istanze aveva raccolto oltre 3mila firme nel dicembre 2023. “A oggi – denunciano le sigle – nessun atto risolutivo è stato adottato. Anzi, la convocazione della Commissione per discutere dell’intitolazione ad Almirante rappresenta un grave passo indietro”.
La richiesta al Comune è chiara: un pronunciamento definitivo e inequivocabile che respinga l’ipotesi Almirante e accolga invece le proposte già sostenute da una larga parte della cittadinanza.