È polemica a Carrara dopo la notizia che i bambini con famiglie non in regola con i pagamenti della mensa scolastica non potranno più accedere al servizio. Una decisione che ha fatto insorgere i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, uniti in un comunicato congiunto contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Arrighi.
I rappresentanti sindacali, parlano di «una scelta inappropriata» e chiedono un incontro urgente con il Comune. Contestano non solo il merito del provvedimento, ma anche il metodo: nessun confronto preventivo, nonostante un protocollo firmato proprio per garantire dialogo su decisioni sociali importanti.
Il caso è esploso dopo un’interrogazione del consigliere comunale dei 5 Stelle Matteo Martinelli, che ha denunciato pubblicamente l’esclusione dei bambini morosi. L’assessore alla Pubblica istruzione, Gea Dazzi, ha replicato che la misura serve a fronteggiare l’aumento dei mancati pagamenti.
Ma i sindacati ribattono: “In una città dove molte famiglie vivono in difficoltà economiche – dicono – si sarebbe dovuto prima cercare il dialogo, capire le cause della morosità e trovare soluzioni meno penalizzanti per i bambini.”
Risponde prontamente l’Assessore Gea Dazzi che fa chiarezza sulla gestione del servizio di refezione nelle scuole comunali. “Le tariffe sui nostri servizi scolastici, compresa la refezione, sono tra le più basse della Toscana. Le tariffe – ricorda Dazzi – sono calcolate su base Isee, è prevista l’esenzione sotto la soglia dei 7.500 euro e, in ogni caso, per una precisa volontà politica di questa amministrazione queste non hanno mai subito aumenti negli ultimi anni. Siamo ben consapevoli delle difficoltà di numerose famiglie e per questo la tutela soprattutto delle fasce più deboli è sempre stata, e sempre sarà, una nostra priorità”.
L’assessore entra poi nel merito degli accorgimenti adottati dal Comune per contrastare l’accumularsi di morosità. “A fronte di un alto tasso di morosità – spiega Dazzi – è stato inserito nella procedura di iscrizione al servizio refezione 2025-26 un avviso temporaneo di informazione preventiva per coloro che risultano in ritardo con i pagamenti. Si tratta di un semplice alert che resterà in funzione fino a martedì 22 aprile e che ha l’unica funzione di ricordare alle famiglie di regolarizzare la propria posizione debitoria relativa al solo anno scolastico in corso e, non ultimo, di farlo in tempo utile per l’avvio del servizio mensa nel prossimo mese di ottobre. Si tratta dunque di uno strumento pensato per evitare l’accumulo di debiti troppo elevati a carico dei cittadini. Ciò non cambia certamente nulla rispetto alla nostra unanime volontà politica di non escludere nessuno, visto che di fatto non è prevista alcuna graduatoria, né termini ultimi per iscriversi. La dimostrazione di tutto ciò è che questa misura non ha ad oggi impedito a più di 600 studenti di iscriversi e a quanti avevano accumulato ritardi di mettersi in regola. A fronte di situazioni debitorie di maggiore entità gli uffici, su input dell’amministrazione, concordano da sempre a conclusione dell’anno scolastico piani di rateizzazione calibrati e, soprattutto, nessuno è mai stato escluso dal servizio”.