La chiusura del plesso scolastico di Romagnano, cuore dell’Istituto comprensivo Massa 6, avvenuta nella giornata di martedì a seguito dell’ordinanza del sindaco, è un fatto grave e straordinario.
Nell’incontro pubblico di mercoledì il sindaco Persiani ha annunciato il trasferimento al plesso di Alteta delle classi della primaria di Romagnano, e alla scuola di Mirteto delle classi della Parini. In un’aula consiliare gremita di gente, l’atteggiamento di sufficienza e i tratti di supponenza con cui Persiani ha risposto alle proteste, alle contestazioni e alle legittime domande poste da alcuni genitori, studenti ed insegnanti, è stato inaccettabile. Le comprensibili e motivate preoccupazioni e richieste avrebbero meritato ben altra considerazione, spiegazioni e rassicurazioni.
L’atto di chiusura preoccupa e solleva interrogativi su cui occorre fare chiarezza e riflettere. Posto che l’obbligo di indagini sulla vulnerabilità sismica degli edifici scolastici è del dicembre 2017, (e che dal 2019 le verifiche devono includere anche elementi non strutturali dell’edificio…); e dato che siamo al settimo anno di amministrazione Persiani (fatto salvo pochi mesi di commissario prefettizio) è utile sapere : quanti e quali sono gli edifici, ad oggi, verificati, l’esito delle verifiche fatte, se esiste un piano già determinato per completare le indagini su tutte le scuole, quali criteri hanno definito la lista delle scuole già sottoposte e/o da sottoporre a verifiche.
Nel merito solleciteremo il massimo della trasparenza e intanto, chiediamo all’amministrazione comunale di assicurare, senza se e senza ma, il necessario supporto operativo per consentire la ripresa dell’attività scolastica degli studenti e degli insegnanti secondo il profilo didattico già programmato e avviato ad inizio anno scolastico dall’IC Massa 6. Chiediamo, inoltre, che con la ripresa delle lezioni sia messo a disposizione degli studenti un adeguato servizio di trasporto, gratuito, che agevoli le famiglie, e che negli orari di ingresso ed uscita dalle lezioni limiti i problemi di mobilità in prossimità dei plessi scolastici coinvolti dal trasferimento.
Per noi, dare soluzione al problema scuola di Romagnano è oggi una priorità, tanto che si tratti di costruire una nuova struttura o di realizzare un intervento di riqualificazione. La progettazione e il finanziamento dei lavori necessari deve trovare definizione e atti di impegno concreti già in questo 2025.
Perché una scuola non è solo il luogo di istruzione e formazione.
Le scuole sono anche luogo d’incontro, di inclusione e svolgono un ruolo sociale ed istituzionale che non può essere disconosciuto. La scuola, soprattutto nelle periferie, può fare la differenza per sostenere percorsi virtuosi, integrazione e convivenza. Il venir meno di una scuola impoverisce il tessuto culturale, sociale ed economico e lavorativo di una realtà, penalizza l’identità di un territorio.
E la realtà di Romagnano ha bisogno della propria scuola, che dà sempre rappresenta un punto di riferimento aperto al territorio e al Quartiere. Anche per questo crediamo sia necessario aprire un confronto sulle scelte da fare, e favorire la più ampia discussione dentro e fuori il palazzo comunale.
Enzo Romolo Ricci
Stefano Alberti
Santi Giovanna
Gabriele Carioli
Daniele Tarantino