Il Presepe Vivente Interattivo di Massa, organizzato dall‘Azione Cattolica Diocesana, si è svolto con grande successo il 25, 26, 28 e 29 dicembre, e il 4, 5 e 6 gennaio nel suggestivo Borgo del Ponte, in località Concia.

Quest’anno l’evento ha attirato oltre 12.000 visitatori nei 7 giorni di  rappresentazione per un totale di 34 ore di performance e ha coinvolto più di 200 volontari tra figuranti, segreteria e servizio d’ordine, tutti impegnati con grande dedizione nelle sacre rappresentazioni.

Una novità di questa edizione è stata la collaborazione con la Cooperativa Sociale L’Abbraccio, guidata dal Presidente . dottor Massimiliano Buonocore. Questa partnership ha permesso alla cooperativa di sensibilizzare il pubblico e promuovere la fratellanza, un valore fondamentale per la nostra comunità. Come noto, un elemento distintivo del Presepe Vivente Interattivo è la formazione dei partecipanti. Ad ogni edizione  viene organizzato un percorso di recitazione e uno di formazione storico-spirituale, che permette ai figuranti di conoscere a fondo il proprio ruolo, arricchendo la rappresentazione con una profonda esperienza di fede.

Queste caratteristiche sono state sottolineate dai visitatori nei loro messaggi, evidenziando come l’accuratezza e la passione portata in scena dai figuranti abbiano reso il presepe unico e coinvolgente. L’esperienza con Joshua è stata poi quella più significativa. “La vista del Bambino ha scaturito in me profonda tenerezza”, ha scritto un visitatore. Un altro invece ha lasciato questa testimonianza: “La visita alla capanna e l’incontro con Joshua ha risvegliato in me il vero significato del Natale”. Uno dei pensieri più toccanti è stato quello di chi ha definito il presepe come “una porta sul trascendente. E, per chi non crede – come il sottoscritto -, un invito concreto a tutti gli uomini e donne di buona volontà a praticare pietà e carità. Vi accontentate, o voi che leggete, anche solo di un livello minimale di decifrazione di una visita al presepe del Ponte? Ecco un abbozzo di definizione: un invito alla comunicazione ed alla condivisione di ciò che, oggettivamente, tiene unite queste sgangherate tribù che, con difficoltà, chiamiamo ‘umanità’. Questo il distillato della mia – con famigliari – visita al vostro magnifico presepe interattivo. Pur avendo sessant’anni, ho nuotato con agilità nella vostra convinzione commuovendomi vedendo i miei, piccoli e meno piccoli, accompagnatori ed accompagnatrici versare lacrime e/o coinvolgimento rapito appeso alle parole ispirate dei figuranti. Congratulazioni.

Che mille iniziative consimili animino la nostra triste vita.” Il Vescovo diocesano fra Mario Vaccari ha partecipato alla rappresentazione del 4 gennaio e ha poi preso parte alla celebrazione finale (svoltasi in Cattedrale dopo una processione sotto la pioggia dove nessun figurante ha voluto mancare)  sottolineando la bellezza dell’iniziativa che porta a vivere la nascita di Gesù in modo profondo e toccante. Ha espresso parole di grande ispirazione, ricordando come il Presepe Vivente sia un simbolo di speranza e rinascita, capace di unire la comunità nel segno dell’amore e della fede

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