Negli ultimi giorni si registra un significativo incremento dei casi di influenza, con una diffusione sempre più marcata tra i bambini e una progressiva estensione anche negli adulti. I medici stanno monitorando la situazione attraverso i tamponi nasali, che evidenziano una presenza diversificata del virus influenzale: in particolare, si stanno riscontrando sia forme respiratorie (tosse e raffreddore
Oltre all’influenza, sono stati rilevati alcuni casi di infezione da Covid-19, in misura nettamente inferiore rispetto alla scorsa stagione, e sporadici episodi di virus respiratorio sinciziale (RSV), che quest’anno ha avuto un impatto molto contenuto sui neonati grazie alla vaccinazione effettuata alla nascita. La maggior parte delle infezioni attualmente in circolazione è tuttavia causata da virus parainfluenzali
L’influenza: sintomi e categorie a rischio
L’influenza è una malattia respiratoria acuta causata da virus influenzali, che si manifesta prevalentemente nei mesi invernali con gradi di intensità variabili. I sintomi includono tosse, febbre alta (anche oltre i 40 gradi), dolori muscolari e articolari, e coinvolgimento delle vie respiratorie superiori. La durata della malattia è generalmente compresa tra i cinque e i sette giorni, ma può variare in base alle condizioni generali del paziente.
Prevenzione e cura: le raccomandazioni dei medici
- Evitare luoghi affollati.
- Indossare mascherine in ambienti a rischio
La vaccinazione resta il mezzo più efficace per proteggersi. In Toscana, oltre 900mila persone sono attualmente coperte dal vaccino, che offre una protezione significativa contro i virus in circolazione.
In caso di sintomi influenzali, i medici di base raccomandano di evitare l’uso di antibiotici, inefficaci contro le infezioni virali. È preferibile ricorrere a farmaci sintomatici per alleviare tosse e febbre, oltre a mantenersi idratati, seguire una dieta ricca di frutta, assumere antipiretici, che però possono causare abbassamenti di pressione
La diffusione in Italia
A livello nazionale, le regioni più colpite dall’influenza includono Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia. Rispetto allo scorso anno, l’andamento dell’epidemia risulta più diluito nel tempo, con un progressivo aumento dei casi dalla seconda settimana di gennaio. Tuttavia, per determinare il vero picco stagionale sarà necessario attendere l’evoluzione dell’epidemia
Grazie alle campagne vaccinali e alle misure di prevenzione adottate, l’impatto dell’influenza sembra, per ora, sotto controllo. Resta alta, però, l’attenzione del personale sanitario per fronteggiare eventuali complicazioni e garantire assistenza ai soggetti più esposti