L’evento è inserito nel calendario di “La Toscana delle donne” e sarà l’occasione  per parlare di percorsi di cura e ricerca al femminile

Monasterio protagonista dell’edizione 2024 de “La Toscana delle donne”, la manifestazione promossa dalla Regione Toscana e ideata dalla capo di Gabinetto Cristina Manetti per parlare di diritti, parità di genere, lotta all’odio e alle discriminazioni.
Nella scia delle iniziative promosse dalla Regione dal 15 al 26 novembre, con oltre 50 eventi gratuiti, martedì 3 dicembre, dalle 14.30, la sala Elaine dell’Ospedale del Cuore di Massa, ospiterà la tavola rotonda Monasterio per la Medicina di genere: un percorso che ci sta a cuore.

L’evento, a cura della Commissione Aziendale per la Salute e la Medicina di genere,  promosso dalla referente di Monasterio, dottoressa Silvia Maffei, vedrà la  partecipazione della dottoressa Manetti e delle istituzioni locali e regionali e sarà l’occasione per presentare i progetti di ricerca, cura e prevenzione che Monasterio dedica alle donne.

Da sempre Monasterio è, infatti, impegnata nella personalizzazione delle cure con percorsi disegnati intorno al paziente e alla sua storia clinica e umana. E’ in questo contesto di personalizzazione che si inserisce la Medicina di genere, per studiare le differenti manifestazioni della patologia e le differenti risposte al trattamento tra uomo e donna. Nella storia, infatti, la Medicina ha sempre studiato le malattie nei soggetti maschili e per anni il prototipo su cui si basavano gli studi clinici era l’uomo giovane, bianco. Questo ha portato a definire terapie che vanno bene per il maschio, ma che spesso, applicate alla femmina, non danno i risultati attesi o sono mal tollerate. 

Per venire incontro alle esigenze specifiche femminili, Monasterio ha deciso di dare vita ad un percorso ambulatoriale cardiovascolare specifico, Monasterio Rosa, per le donne con elevato profilo di rischio cardiovascolare.
Durante la tavola rotonda, il 3 dicembre, i professionisti e le professioniste di Monasterio illustreranno i percorsi destinati alla donna, con particolare attenzione anche al percorso nascita rivolto alle madri cardiopatiche. Queste donne hanno, infatti, la possibilità di essere seguite durante tutta la gravidanza fino al parto nell’Area nascita integrata dell’Ospedale del Cuore, gestita in collaborazione con Asl Toscana Nord Ovest.
Un’occasione preziosa dunque la tavola rotonda per conoscere Monasterio e la sua attenzione alla medicina di genere.

E’ ancora sottovalutato il fatto che, come dicono recenti studi, le malattie cardiovascolari siano la principale causa di morte nel sesso femminile – ha detto Cristina Manetti, capo di Gabinetto della presidenza della Regione e ideatrice de La Toscana delle Donne – . Nell’immaginario collettivo resiste la percezione del cancro come patologia big killer della popolazione femminile ma non la malattia cardiovascolare.  Per questo siamo grati a Monasterio, da sempre impegnata nella personalizzazione delle cure, che con Monasterio Rosa inaugura questo percorso ambulatoriale cardiovascolare specifico per le donne. Importante che esista e ugualmente importante che se ne parli, perché fondamentale è innalzare il livello di consapevolezza delle donne relativamente al proprio rischio cardiovascolare. Il divario culturale nella riduzione del rischio cardiovascolare femminile purtroppo persiste, e anche gli stili di vita sani sono ben noti ma poco praticati. E’ giunto il momento di porre fine al pregiudizio secondo cui le donne sono meno esposte al rischio cardiovascolare rispetto agli uomini e con Monasterio Rosa è stato fatto un passo importante”.

Siamo orgogliosi di ospitare una tappa di “La Toscana delle donne”. Monasterio – sono le parole del Direttore Generale Marco Torre –  si impegna fattivamente nel promuovere la parità di genere, nell’ambiente di lavoro e nel rapporto  con i/le pazienti perché Eva non è Adamo. Troppo spesso, quando si pensa alle patologie cardiovascolari, si pensa solo agli uomini. Ma i numeri raccontano una storia diversa. E noi  quella storia non vogliamo affatto trascurarla”.

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