È stato dichiarato per domani, venerdì 8 novembre, lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale, che durerà 24 ore senza il rispetto delle fasce di garanzia abituali.
La protesta è stata indetta dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, in risposta alla mancata conclusione delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro degli Autoferrotranvieri internavigatori (Mobilità Tpl), scaduto lo scorso 31 dicembre.
La mobilitazione coinvolgerà metro, bus e tram in tutte le città, con un servizio ridotto al 30% per il personale viaggiante. Verranno garantiti solo i servizi minimi indispensabili, tra cui il trasporto per disabili, gli scuolabus e i collegamenti con porti e aeroporti.
Le corse garantite saranno consultabili sul sito www.at-bus.it.
I sindacati, in una nota, hanno spiegato che la manifestazione si è resa necessaria a causa del mancato interesse da parte delle associazioni datoriali Asstra, Agens e Anav, che non hanno mostrato apertura verso una soluzione della vertenza, nonostante precedenti scioperi a luglio e settembre. Ora i sindacati chiedono un intervento da parte del governo e del ministero dei Trasporti per avviare un confronto tra le parti.
Tra le richieste, un adeguamento salariale in linea con l’aumento del costo della vita, una riforma della normativa per migliorare l’equilibrio tra vita e lavoro e misure per contrastare le aggressioni ai danni del personale.