Due militanti anarchici sono stati condannati rispettivamente a un mese e mezzo e a un mese di reclusione, al termine di un’udienza pubblica presso il Tribunale di Massa. La sentenza è stata emessa dal giudice Ermanno De Mattia, dopo che i due erano stati identificati dal personale degli Uigos della polizia di Stato di Carrara per aver imbrattato i muri di un vicolo del centro storico della città con scritte a sostegno di compagni coinvolti nell’inchiesta “Scripta Scelera“, condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova.
I fatti risalgono al pomeriggio del 12 agosto 2023, quando un corteo non autorizzato, promosso dal movimento anarchico, attraversava le strade di Carrara chiedendo libertà per gli anarchici indagati. Durante la manifestazione, i due militanti avevano imbrattato i muri del vicolo del Duomo con scritte come “Gino libero” e “Liberi tutti”, in segno di solidarietà verso i compagni sottoposti a misure restrittive.
Le indagini, condotte dalla polizia di Stato, hanno portato all’identificazione dei due anarchici: uno è stato condannato per aver materialmente eseguito l’atto di vandalismo, l’altro per aver allontanato i manifestanti contrari a quell’azione dimostrativa.