Succede tutto in pochi secondi, al termine di un consiglio comunale già abbastanza teso su Asmiu e il tema della raccolta rifiuti, e a telecamere spente, ma sempre all’interno dell’aula 10 Aprile.
Uno scambio di provocazioni tra il consigliere del Pd Stefano Alberti e quello della Lega Filippo Frugoli degenera prima in insulti, poi minacce e violenza. Un confronto tra i due che è sempre stato molto aspro, ma mai oltre alcuni limiti. Da quanto raccontato dai presenti, all’uscita dalla sala il consigliere Alberti avrebbe afferrato al collo Frugoli tanto da dover essere diviso dai colleghi e da lasciargli un evidente livido.
Per il leghista una prognosi di 5 giorni per una contrattura muscolare cervicale. Nel suo intervento, a conclusione di un dibattito di cui Alberti si è dichiarato insoddisfatto, in un passaggio consiglia al consigliere di maggioranza la visione del noto film The Truman show “perché stai in un set cinematografico – motiva – vi state scontrando con una realtà totalmente diversa da quella che state descrivendo”.
Replica Frugoli “consiglierei “Scemo+scemo”, poi prosegue il suo intervento conclusivo per altri 3 minuti complimentandosi con Asmiu e l’amministrazione. “Una battuta alla quale ho risposto semplicemente con un’altra battuta, accompagnata da una risata” dichiarerà poi Frugoli.
Dopo di lui tocca ad altri due consiglieri. E’ a quel punto che Alberti alza la voce e inizia ad urlare “vieni fuori”, “ti aspetto dopo”, “rida ora che dopo non ride più” tanto da dover essere richiamato dal presidente del Consiglio comunale Agostino Incoronato ed essere calmato.
Il consiglio si chiude, Alberti raggiunge Frugoli e lo afferra. Il giovane della Lega si reca in pronto soccorso e denuncia pubblicamente i fatti. Raggiunto telefonicamente, il consigliere del Pd oggi innanzitutto si scusa con Frugoli e la sua famiglia poi racconta la sua versione: “è stata una discussione vivace, ma non ho messo le mani addosso a Frugoli, gli ho preso il bavero della maglia. Non è successo per antipatie – continua Alberti – ma per continue offese e provocazioni accompagnate da continui sghignazzi. Ho sorpassato il limite e chiedo scusa per la mia reazione; spero che finisca qui la storia e che si torni ad un clima di politico di confronto senza offese”.
Poi ci comunica che il gruppo consiliare del Pd questa mattina si è recato dal presidente del consiglio Incoronato per chiedere azioni così da tornare a vivere un clima sereno e civile sia in consiglio sia nelle commissioni.