La Diocesi di Massa-Carrara-Pontremoli ha una propria biblioteca. E’ stata istituita dal Vescovo diocesano mons. Mario Vaccari,con proprio decreto con il quale ha nominato anche l’equipe che resterà in carica per i prossimi cinque anni ed è guidata dal neodirettore don Emanuele Borserini direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali e parroco di Fosdinovo ed ha sede nei due seminari vescovili di Massa e di Pontremoli. L’iniziativa, si legge nel decreto, si è resa necessaria per un rinnovamento nella gestione della Biblioteca diocesana” e vuole “favorire l’incremento di una pastorale culturale nella nostra Chiesa locale”.
Oltre al direttore il Vescovo ha nominato due vicedirettori che lo affiancano: don Roberto Marianelli in qualità di responsabile della sede di Massa e don Pietro Pratolongo responsabile della sede di Pontremoli. Gli altri componenti sono tre sacerdoti, don Samuele Agnesini, don Fabio Arduino noto studioso e parroco della Chiesa di Albiano Magra e don Patrizio Carolini e tre curatrici: Elisa Battilla, Marina Carbone e Milena Mosti. In questi giorni il Gruppo ha iniziato il lavoro sulla base del mandato ricevuto da fra’ Mario.per programmare le prime attività.


“In questi anni – spiega don Borserini – sono stati realizzati importanti interventi sul patrimonio conservato nelle due sezioni della Biblioteca diocesana. Da qui partiremo per una serie di iniziative di organizzazione interna e di promozione per far sì che le sezioni di Massa e di Pontremoli possano tornare ad essere vive e punto di riferimento per la comunità diocesana. Obiettivo principale comunque è quello di favorire l’incremento di una pastorale culturale nella Nostra Chiesa locale e rendendosi necessario un rinnovamento della gestione della Biblioteca Diocesana, che insiste sulle due sezioni di Massa e di Pontremoli”.

Ancor prima di calendarizzare nuovi eventi, si è constatata l’urgenza di un nuovo approccio ai social: è stata quindi rinnovata la pagina Facebook “Biblioteca Diocesana Massa Carrara – Pontremoli” ed è in cantiere un nuovo profilo Instagram. Il sito dell’Ufficio diocesano beni culturali e edilizia di culto (www.beniculturalimassacarrarapontremoli.it) è punto di riferimento per la Biblioteca Diocesana.

Intanto venerdì prossimo 5 luglio con inizio alle ore 18 nella sala della biblioteca diocesana di Massa in via dei Colli n.2 si terrà la presentazione del primo e secondo volume ‘’Paesi della Lunigiana – Tra borghi e castelli, un viaggio appassionante in 30 tappe’’. L’opera è di Paolo Bissoli (i volumi sono editi da il Corriere Apuano – Pontremoli). Don Emanuele Borserini, direttore della Biblioteca diocesana farà l’introduzione ma lo studioso don Fabio Arduino condurrà poi i lavori che saranno molto partecipati dato l’interessante argomento.

Obiettivo dei due libri pienamente raggiunto è stato appunto anche quello di ‘’fotografare’’.in modo preciso la Lunigiana terra di tanti piccoli paesi, a volte piccolissimi spesso arroccati in luoghi quasi inaccessibili e altrettanto spesso conosciuti solamente dai loro stessi abitanti.’’ Però, le ridotte dimensioni – rileva Riccardo Sordi – il più delle volte celano un grande tesoro di storia, tradizioni e cultura. Infatti, seppure numerosi, ognuno di questi centri ha delle peculiarità che lo rendono unico. E Bissoli, nelle due opere ha voluto sottolineare anche questo aspetto di come anche il paese più piccolo e disabitato “abbia la sua dignità, la sua storia, la sua tradizione”.

A dimostrazione di questo, l’autore ha citato numerosi aneddoti emersi nella sua “caccia” sia fotografica che di notizie della storia dei piccoli borghi lunigianesi. Come quella di Navola San Lorenzo, antica comunità nel guinadese, dove si è imbattuto, quasi per caso, in una bella statua del XVII secolo di San Lorenzo martire, conservata all’interno della chiesa. Una statua che in origine si trovava nell’oratorio di San Lorenzo a Pontremoli, vicino alla chiesa di Santa Cristina. Quando l’oratorio venne sconsacrato, nel 1785, il patrimonio artistico e religioso presente venne ricollocato in altre chiese, compresa quella di Navola. E sempre nella chiesa di Navola si trova una delle più antiche campane del territorio, realizzata da tal “Giovanni”, con ogni probabilità un fonditore pontremolese, nel 1375.

Ma il racconto di Bissoli si è intrecciato, inevitabilmente, con la storia degli uomini e delle donne del territorio, di chi ha portato avanti nel corso dei secoli le tradizioni e la vita dei piccoli paesi della Lunigiana. Una storia fatta anche di legami profondi che non si spezzano nonostante la distanza, come dimostra quanto accaduto a Bosco di Rossano, piccolo paese nello zerasco, dove una targa ricorda Camillo Menoni, emigrato in Uruguay, che portò l’acqua nel piccolo borgo contribuendo economicamente alla costruzione di una fontana pubblica.


E sono vincoli che non si spezzano neanche con la morte, come testimonia la lapide sulla facciata della chiesa di Cargalla che ricorda i caduti del paese durante la prima guerra mondiale. Infatti, sulla targa, oltre a ricordare i soldati “tradizionali” dell’esercito regio, ci sono anche due figure particolari: quelle di Ercole Dodi ed Ernesto Peselli. Il primo combatté con i Garibaldini, al fianco dell’esercito francese, nel novembre 1914, prima dell’intervento italiano mentre Peselli morì di malattia nel 1915 nello stato di Washington, con la divisa dell’esercito americano, con cui si era arruolato volontario’’.

Il resto tanto accattivante lo lasciamo ai lettori.