L’Archivio di Stato di Massa per il 21 giugno 2024, dalle ore 21.00 alle 23.00, ha organizzato una serata dedicata al “Maggio” una forma di teatro popolare tra le più antiche che racconta la storia umana in forma semplice e comprensibile a tutti.
Per l’occasione è stata allestita una mostra archivistica per la valorizzazione del proprio patrimonio sul tema del Cantar Maggio e ’itinerario espositivo permetterà di comprendere questo antico rito popolare tra bandi, manifesti, opuscoli e documenti.
Per l’occasione saranno esposti anche antichi abiti di scena del Museo Antona “Come eravamo”. L’evento è realizzato con la collaborazione dell’Associazione Apuamater, il Museo Antona “Come eravamo”, Museo dell’Identità dell’Alta Garfagnana, Associazione Culturale Paese Vecchio di Gorfigliano.
L’illustrazione alla Mostra, allestita dal personale dell’Archivio, sarà a cura del Direttore Francesca Nepori. L’apertura straordinaria si inserisce nell’ambito del progetto nazionale del Ministero della Cultura “Piano di Valorizzazione 2024”, finalizzato alla promozione e valorizzazione del patrimonio documentario conservato presso gli Archivi di Stato a cui questo Istituto, anche quest’anno, aderisce con una tematica storico locale di grande interesse.
Per informazioni: tel. 0585.41684; mail as- ms@cultura.gov.it
La mostra rimarrà aperta fino al 7 luglio 2024 Lun- merc-ven 9-13 mart e giov 9-13/ 15-17.
I Maggi sono mazzi di fiori pitturati su fogli di carta. La notte del 30 Aprile, di ogni anno, le case delle
giovinette venivano tappezzate di fogli di carta di disegni di fiori acquarellati.
Prima di venir affissi, gli autori dei disegni chiedevano l’autorizzazione al Questore di Massa.
ASMS, Questura di Massa, cat. 8-A, Teatri e Trattenimenti pubblici, b. 35, 1925-1926, Canti di Maggio,
affissione manifesto Maggio, permessi, anno 1926.
E’ necessario precisare che esistono due tipi differenti di Maggio.
Il Maggio lirico, anche chiamato Maggio alle case in cui il gruppo di maggianti cantava di casa in casa, ove precedentemente era stata affissa un’immagine del Maio (fiore caratteristico del Maggio) raffigurante il motivo principale per cui veniva dedicato il canto ad una persona in quella abitazione. In genere si trattava fino ai primi decenni del secolo scorso di ragazze in età da marito di cui si esaltava la bellezza. Ogni famiglia faceva a gara per far eleggere reginetta una delle figlie dando offerte in natura ai maggianti che girovagavano tra le case con appresso una cesta, decorata con molti fiori, per contenerle.
Per Maggio drammatico si intende quella particolare rappresentazione creata durante i mesi invernali, in cui il lavoro nei campi si riduceva a favore di attività al chiuso nel granaio e nei seccatoi. Lì i gruppi di maggianti non solo sceglievano collettivamente l’opera da rappresentare, ma costruivano i costumi e le scenografie, rimaneggiavano spesso i manoscritti, e si impegnavano nell’allenare la voce del canto.