La protesta del presidente degli autotrasportatori di Confartigianato: “Si lavora al limite del possibile. Cosa aspettano, che qualche camion finisca giù nei dirupi?”.

 “Siamo costretti a lavorare al limite del possibile, su strade che sono un disastro: non ci sono più buche ma voragini che un giorno sì e l’altro pure spaccano semiassi o altre parti dei nostri mezzi. Ormai per cercare di evitare un incidente dobbiamo costeggiare nella migliore delle ipotesi i versanti rocciosi o altrimenti affacciarci quasi sui dirupi. Quando va bene rami, piante e pietre ci rovinano la cabina. Nella peggiore, qua si rischia ogni giorno di finire di sotto. Cosa aspettano a sistemare le strade? Che ci scappi il morto? Poi, magari, vengono pure a dirci che siamo noi deficienti…”.

(nella foto, Cesare Pilli)

E’ un fiume in piena il presidente degli autotrasportatori di Confartigianato Massa Carrara Lunigiana, Cesare Pilli, che mette nel mirino la situazione della viabilità a Carrara, in particolare nella zona di monte, che da anni continua a peggiorare quasi ovunque. “E’ ormai insostenibile – incalza – e nonostante l’inchiesta di Report qua non si è mossa foglia. Anzi, le strade sono peggiorate perché con la pioggia altro asfalto se n’è andato via e ci troviamo a fare la gimkana fra enormi crateri. Più volte abbiamo sollecitato l’amministrazione ma non si è mai visto nessuno. E’ una situazione che sta degenerando da una decina di anni ormai e non riusciamo davvero a capire dove vadano a finire i milioni di euro della tassa marmi”.

Pilli evidenzia anche quelle che sono le zone più critiche e pericolose: “Dal Tarnone a Ponti di Vara, hanno asfaltato solo il pezzo sotto il Ponte di Vara da Calocara a Miseglia perché di lì passava la gara ciclistica. Forse dovremmo chiedere di far passare qualche grande evento anche dalle strade che portano alle cave, magari ci considererebbero per una volta. Da Tassara al semaforo di Miseglia hanno asfaltato solo per metà. Poi il tratto alla Piastra, poco prima della rotatoria. Così non si può andare avanti. Stiamo pensando ad altre manifestazioni eclatanti, come già fatto in passato, arrivare fin sotto il Comune con i camion del marmo. E una cosa è certa – conclude Pilli -: ora in caso di incidente li riterremo corresponsabili e agiremo per le vie legali. Perché qui non ci sono deficienti ma lavoratori che si fanno in quattro per portare il pane a casa”.