L’imprenditoria femminile nella provincia di Massa Carrara ha subito una netta flessione l’anno scorso, con una diminuzione di 41 unità (-0,8%), segnando il peggiore saldo imprenditoriale degli ultimi dieci anni. Le 262 nuove iscrizioni alla Camera di Commercio sono in calo rispetto al biennio precedente, mentre le 303 cessazioni hanno determinato un saldo negativo, in contrapposizione al +0,5% del 2022.

A fine anno, il numero di imprese femminili si è ridotto a 5.063, rappresentando il 23% delle imprese totali nella provincia.

Entrambe le aree, costiera e Lunigiana, hanno evidenziato un rallentamento.

Nell’area costiera, la diminuzione è stata dello 0,2%, con Massa stabile, Carrara in calo dello 0,5% e Montignoso in lieve crescita del +1%. In Lunigiana, il rallentamento è stato più consistente, con un saldo negativo di 34 imprese (-2,5% annuo).

Le imprenditrici sotto i 30 anni, potenzialmente portatrici di innovazione, incontrano difficoltà nell’inserimento aziendale a causa di mancanza di supporto e difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia, rappresentando solo il 4,1% del totale delle imprese femminili nella provincia.

Per quanto riguarda i settori, l’agricoltura ha registrato una diminuzione del 5%, mentre l’industria è in crescita del +4,5%, le costruzioni del +5,4%, i servizi alle imprese del +0,2% e i servizi alla persona del +1,2%. In calo il commercio (-2,1%) e l’alloggio/ristorazione (-1,7%).

Nel dettaglio, nel comparto dell’abbigliamento si contano 186 imprese, con una forte presenza femminile (59%), mentre nei servizi alla persona si registrano variazioni negative, soprattutto nelle attività di pulizia e gestione lavanderie.