In fiera i dati legati all’ospitalità (ristorazione e accoglienza): Toscana protagonista con il 32,5% di aziende produttrici presenti in fiera. Espositori da 15 regioni e 77 provincie italiane e anche da Austria, Francia e Spagna. Tanti i concorsi nazionali e il vino torna protagonista della manifestazione
Tantissime le aziende che hanno offerto prodotti per un’ospitalità 4.0
Giornata conclusiva per Tirreno C.T. che dà appuntamento al 2025 quando, dal 23 al 26 febbraio, si terrà l’edizione numero 45. L’evento di Carrarafiere ha mostrato ancora una volta tutto il proprio valore nell’ambito dell’accoglienza e della ristorazione conquistato sul campo in quasi mezzo secolo di vita.
Ancora una volta sono stati i numeri, di presenze e di espositori, a decretare il successo della manifestazione. Ma è stata soprattutto l’elevata qualità e professionalità degli eventi, delle gare e degli incontri che hanno caratterizzato Tirreno C.T.
L’interesse che questo evento crea si può notare anche dalla provenienza delle aziende espositrici, che arrivano a Tirreno CT e Balnearia da 77 province di 15 regioni italiane e da 3 stati esteri (4 espositori da Austria, Francia e Spagna). Per quanto riguarda le regioni, il gradino più alto del podio spetta alla Toscana, che è presente con il 32,5% degli espositori totali. Segue la Lombardia, con il 17,5%, l’Emilia Romagna con l’11,5%, il Veneto con il 9,5%, Liguria e Piemonte con poco meno del 6% ciascuna.
Per quanto riguarda le province, ovviamente Massa Carrara contribuisce più della altre, con il 12% degli stand complessivi. Segue la provincia di Lucca, con il 9%, poi Pisa e Milano con l’8% ciascuna, Firenze con il 5,5% e La Spezia con il 3,5%; infine, l’1,5% di aziende arriva da San Marino.
Il valore della ristorazione Con oltre 300 mila imprese, 1,2 milioni di addetti e 46 miliardi di euro di valore aggiunto la ristorazione italiana è un asset fondamentale dell’economia e della società italiana. All’interno del settore ci sono poi alcuni comparti come il take away e delivery che negli ultimi 10 anni hanno registrato una crescita di oltre il 50%. Il mercato della ristorazione italiana è il secondo più grande in Europa, dopo quello spagnolo.
Gli interventi per l’efficienza energetica. Secondo un’indagine condotta da Fipe-Confcommercio, quasi il 76% dei titolari di ristoranti utilizza all’interno dei propri locali una o più apparecchiature ad alta efficienza energetica e tecnologia, mentre oltre il 18% le ha sostituite tutte.
Presenti in fiera aziende che puntano sull’ecologia, sulla sostenibilità e sull’accoglienza verso spiagge 4.0. Plastica spesso riciclata, legno selezionato proveniente da foreste ecosostenibili, sistemi di aerazione a basso consumo, nebulizzatori automatici antiinsetti con prodotti naturali e basse quantità, arredi in canna e paglia, pavimentazioni da spiaggia in materiali compositi e plastica riciclata, controlli e certificazioni per migliorare la sicurezza e tutelare l’ambiente, pannelli solari termici per la produzione di acqua calda e fotovoltaici per l’elettricità. Queste sono state le proposte dell’edizione 2024, aziende che puntano sul green, sulla riduzione dell’impatto ambientale per rendere l’accoglienza sempre più ecologica e sostenibile.
Anche la tecnologia è stata protagonista di Balnearia con aziende che hanno proposto software che vanno ben oltre il semplice gestionale della spiaggia, perchè offrono la possibilità di occuparsi di tutti gli aspetti dell’ospitalità, come per esempio anche la gestione degli eventi organizzati dallo stabilimento, opportunità che consente di sfruttare al meglio le risorse, evitando sprechi di materie prime e di energia. Le funzioni e i servizi di questi gestionali che rendono le spiagge e quindi gli stabilimenti balneari sempre più 4.0, permettono non solo di prenotare l’ombrellone, ma anche di gestire i noleggi di barche, pedalò o, ancora dei parcheggi. Possono inoltre far prenotare al cliente l’aperitivo comodamente sotto l’ombrellone, fino a gestire le prenotazioni per un particolare evento organizzato dalla struttura, avendo la certezza degli ingressi così da ridurre, se non addirittura eliminare gli sprechi di risorse e di energia.