Questa mattina, all’interno del cortile antistante la Questura di Massa Carrara, si è svolta la cerimonia
commemorativa in onore di Giovanni Palatucci, Questore reggente di Fiume, città oggi in territorio croato.
Il valoroso funzionario della Polizia di Stato, sfidando le leggi razziali e i controlli dei nazisti, si fece carico di salvare dalla persecuzione e dalla deportazione migliaia di ebrei presenti nel territorio istriano, da una stima approssimativa più di 5000.
Palatucci nato a Montella, in provincia di Avellino, nel maggio del 1909, in servizio all’Ufficio Stranieri della
Questura di Fiume dal 1937, ne diviene reggente nel febbraio del 1944 e fu arrestato, a seguito di
delazione, dalla polizia nazista il 13 settembre 1944, e accusato di “cospirazione ed intelligenza con il
nemico”. Internato nel campo di concentramento di Dachau, dopo che la pena di morte inflittagli gli era
stata commutata in ergastolo, morì comunque di stenti il 10 febbraio 1945, 78 giorni prima della liberazione del campo.
Nel 1990 lo Stato di Israele lo ha riconosciuto come “Giusto tra le nazioni”, per aver salvato dal genocidio
migliaia di ebrei stranieri e italiani, riuscendo ad impedirne l’arresto e la deportazione.
Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, nel 1995 in occasione della celebrazione della Festa della Polizia gli conferì la Medaglia d’oro al Merito Civile ed infine, la Chiesa Cattolica nel 2004 lo ha proclamato “Servo di Dio”.
La cerimonia in suo onore si è svolta alla presenza del Questore Santi Allegra, del Prefetto Guido Aprea,
del Presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, del Sindaco di Massa Francesco Persiani, della Sindaca di Carrara Serena Arrighi, dei Comandanti Provinciali di Arma Carabinieri e Guardia di Finanza, della Polizia Locale, del Presidente Provinciale ANPS con una delegazione di associati e labaro, della rappresentante dell’Associazione Apuana “Italia Israele” Nadia Marnica, e del rappresentante dell’Ufficio Scolastico Provinciale Prof. Vincenzo Genovese.
Alla cerimonia, nel corso della quale è stato piantumato un albero di ulivo e benedetta dal cappellano della Polizia di Stato, Don Emanuele Rosi, una targa commemorativa alla memoria, era presente anche una delegazione di studenti del Liceo Artistico Musicale “F.Palma” di Massa che ha partecipato attivamente attraverso l’esecuzione di brani musicali cantati.
La cerimonia, sobria ma di forte valenza simbolica, ha onorato il sacrificio di Palatucci che, come ha
ricordato il Questore, “prodigandosi per salvare vite umane, incarna l’immagine più bella di poliziotto, cui
occorre ispirarsi nell’impegno quotidiano al servizio del cittadino, quella di chi interviene a difesa di chi ha bisogno, dei più fragili, in modo che la nostra uniforme non sia percepita solo come simbolo di forza, ma anche di conforto, per creare un senso di vicinanza con la gente che racciude l’essenza della nostra
mission”