Un attacco informatico a livello nazionale sta mettendo in difficoltà tantissime amministrazioni pubbliche locali fra cui il Comune di Massa: in gergo tecnico lo chiamano ‘ransomware’ un software malevolo che infetta i dispositivi e solitamente viene utilizzato per chiedere un riscatto allo scopo di rimuovere i blocchi. A finire vittima dell’attacco questa volta è stato il service provider italiano, WestPole, come spiega il vicesindaco Andrea Cella, che ospita i servizi di PA Digitale utilizzati da tantissime amministrazioni pubbliche per i portali Cloud Urbi dove in pratica si trovano le informazioni di amministrazione tra-sparente, albo pretorio e anche alcuni servizi di pagamento online. Tutto offline dall’8 dicembre.
Problemi nelle comunicazioni esterne, evidenzia Cella, ma anche interni fra gli uffici. «Attualmente i servizi cloud non sono accessibili – spiega il vice sindaco – co – ed è un bei problema per noi come per tante altre amministrazioni pubbliche. Qualcosa funziona ma tanti atti vanno portati avanti ‘alla vecchia manie-ra’. Un pesante disagio che ci hanno assicurato avrebbe dovuto risolversi nella giornata di lunedi ma ancora niente. Quindi non funziona il sistema di gestione atti e delibere, neppure l’albo pretorio, perché sono servizi collegati ad Urbi e a PA Digitale che sta creando molti disagi anche a noi .
Gli attacchi hacker sono all’ordine del giorno, magari non sono cose evidenti o tangibili fino a quando non si crea il problema, ma ci sono: la criminalità si è spostata molto sull’online e può creare disagi