Lo sciopero generale è uno strumento ed un’arma importante nel mondo
sindacale e come tale va usata con saggezza, equilibrio e non usato per
“fini politici”.
CISL, nonostante abbia manifestato dei forti dubbi sulla
manovra finanziaria del Governo, ha scelto la strada del confronto e della
presenza ai tavoli di contrattazione con il Governo in quanto nel mondo
sindacale lo sciopero e ľ’estrema ratio…..
A consuntivo i dati hanno dato ragione allo CISL in quanto la media
degli scioperanti non ha superato il 20-25%. In qualche realtà un po
superiore, in altri un pochino inferiore ed in altri ancora addirittura intorno
allo zero!
Nel dettaglio:
In area Portuale una % inferiore al 10%; in qualche caso come a
GRENDI e CO.SE.PORT addirittura zero.
Nello specifico 4 scioperanti su 35 dipendenti alla MDC
Terminal e % vicino allo zero [7 scioperanti su 105 lavoratori] alla
FHP ovvero la vecchia Porto di Carrara S.p.A.
Sul Trasporto Pubblico significativo insuccesso in lunigiana
dove hanno aderito 4 lavoratori su 68; stessa cosa nella zona di Costa
dove hanno fatto sciopero 11 persone su oltre 120 dipendenti…..
sommando i dati un flop totale!
Sul settore Igiene Urbana buon risultato dello
sciopero a Nausicaa e in ERSU lunigiana, molto meno alľASMIU e
a CERMEC con % intorno al 35% ...
Nel settore Bancario una media inferiore al 20%.
Nel settore Postale una media inferiore al 20% sia nel
numero dei dipendenti aderenti sia sul numero degli uffici chiusi.
Nel Pubblico Impiego flop generalizzato con % abbondantemente sotto
il 10% sia nello Stato, sia nel Parastato, sia negli Enti Locali sia
nella Sanita Pubblica che Privata. Sciopero non pervenuto nelle Residenze
Sanitarie Assistite. Coop Aurora Domus in Lunigiana 0 adesioni
su 250 dipendenti…. eclatante in negativo!
Per il settore Metalmeccanico SKF non valutabile in quanto
ferma per Cassa Integrazione programmata. Assai bassa se non addirittura bassissima
ľadesione degli operai delle imprese dell’indotto Pignone...
Flop totale ai Cantieri Navali ex NCA.
Dati che rispecchiano il trend negativo anche alla BH [Pignone]
con % che nei vari turni non superano il 30%, assai inferiori alla
media storica.
La Scuola è certamente il settore più complesso da
analizzarsi in quanto la grande presenza dei ragazzi “a giro” nelle
nostre città trae in inganno; infatti anche una parziale adesione dei
“bidelli” in ogni singola scuola comporta la chiusura dell’intero
istituto indipendentemente dalľadesione o meno dei maestri o professori che in
ogni caso devono rimanere a scuola per il loro orario individuale di lavoro.
Inoltre la possibile adesione del personale di segreteria non aiuta. Il dato è
comunque pubblico.
Nel Commercio serrande aperte in tutti i negozi, che
scontano la tradizionale difficoltà a scioperare nelle imprese del
“piccolo padronato” con il generalizzato flop nella media e
grande distribuzione. Male o molto male nel settore della Cooperazione
del Turismo e dei servizi in genere.
Nei Vigili del Fuoco del comando di Massa 3 scioperanti,
sulla sede della Lunigiana nessuno. In totale 3 su 40 ovvero
meno del 10%.
Assai basso e quasi irrilevante il dato delľEdilizia sia in
Lunigiana che in costa. Dato confermato anche in versilia, in
lucchesia e nello spezzino.
Nel Marmo adesione quasi completa ed importante “al monte“,
minore ma pur sempre alta al piano.
Agricoltura quasi 0; Industria Alimentare meno del
10% mentre nelľAttività Alimentari Artigiane sciopero praticamente
irrilevante.
Ci risulta adesione bassissima alla Sanac.
Alľ ENEL Distribuzione Elettrica intorno al 15%