Alla luce della conferenza stampa in cui il sindaco Persiani ha illustrato la “rimodulazione” del progetto Colonia A.M.I.C.A.(riqualificazione dell’ex Ugo Pisa con finanziamento Pinqua-PNRR) molte sono le osservazioni critiche che si possono e si devono fare.                         

Innanzitutto bisogna rilevare che la scelta di chiarire i termini dell’intervento in una conferenza stampa, indetta il giorno dopo la seduta del consiglio comunale chiamato ad approvare la variazione di bilancio con stanziamento aggiuntivo al progetto per il compendio Ugo Pisa, è atto che non esprime verso il consiglio e i consiglieri il dovuto rispetto.                           

Ma già in occasione della prima votazione del progetto l’approvazione da parte della maggioranza era avvenuta sostanzialmente a scatola chiusa. Nonostante numerose fossero state le osservazioni presentate dall’opposizione, dai cittadini, dai comitati e dalle associazioni che attualmente svolgono attività all’interno della struttura Ugo Pisa, fin dall’inizio è mancato il confronto necessario per un serio percorso partecipativo ed è prevalsa la volontà e l’idea di un progetto “blindato”, “immodificabile”.                                              

Aspetto che Persiani ha ribadito anche in un acceso incontro pubblico svoltosi a Partaccia dove alle contestazioni e critiche ha risposto ricordando che la decisione era presa e a decidere era stata la maggioranza in consiglio comunale. Adesso questa blindatura è saltata ma le modifiche presentate dall’Amministrazione non sono però, come si vuole far credere, un accoglimento delle richieste di opposizione e cittadini. Sono piuttosto il segno delle difficoltà di un progetto dalle molte lacune e dall’evidente confusione fra obiettivi e soluzioni progettuali.

Sollecito allora il sindaco a costituire un tavolo con tutti i soggetti interessati e che si sono battuti in questi mesi per rendere sostenibile e condivisibile il progetto. Peraltro lo invito a considerare che le associazioni attive all’interno dell’edificio lato mare della struttura Ugo Pisa sono risorse da preservare e meritano di sapere con certezza e chiarezza cosa le attende. 

Non può essere messa a rischio l’attività del Centro Sub Alto Tirreno, la risorsa del museo del mare, l’attività di protezione civile a mare e il centro velico.

Il rinvio a data da destinarsi dei lavori sull’edificio lato mare pregiudica la loro attività che necessita dell’affaccio sul mare ed è un aspetto non trascurabile per una seria riqualificazione del ex Colonia Ugo Pisa. Non meno problematica risulta poi la scelta di realizzare il progetto del “Dopo di noi” a “villa Ala”, edificio all’interno del parco. L’Idea infatti, fin dall’inizio, è stata contestata dall’Associazione Autismo Apuana perché ritenuta “inadatta” e non appare certo più opportuna la volontà di collocare in tale contesto anche alloggi di emergenza abitativa.

Le ingenti risorse destinate alla  riqualificazione e valorizzazione dell’ex colonia Ugo Pisa, bene comune della città,  meritano una progettualità rispettosa anche di una partecipazione vera e strutturata. Il progetto non può cancellare la memoria storica della struttura che presenta chiari elementi identitari,deve essere “spogliato” di funzioni e volumi impropri e la riqualificazione del parco deve perseguire anche l’obiettivo di piantare tante piante quante ne verranno abbattute.

Secondo un’affermazione fatta dal sindaco  Persiani, il progetto ” Ugo Pisa” sarà la bandiera della sua amministrazione ma visto il disegno progettuale e considerate  le ingenti risorse su cui può contare, ad oggi risulta assai più una bandierina dei festoni per una festa delle recriminazioni.