ore:  12:57 | Vento, codice giallo in Toscana fino a domani 26 febbraio

ore:  13:23 | Codice giallo per ghiaccio e neve fino a martedì 11 gennaio

ore:  16:34 | Allerta meteo, lunedì 10 gennaio codice giallo per neve e vento

ore:  13:45 | AGGIORNAMENTO – allerta Gialla per Rischio idrogeologico idraulico reticolo minore e temporali forti, attualmente in corso fino alle ore 22:00 di Mercoledì 05 Gennaio 2022.

ore:  12:48 | Allerta Gialla per Rischio idrogeologico idraulico reticolo minore e temporali forti, a partire dalle ore 10:00 fino alle ore 18:00 di Mercoledì 05 Gennaio 2022.

domenica, 21 marzo, 2021

https://www.antenna3.tv/2021/03/21/decreto-sostegni-lindennizzo-non-e-del-60-sulle-perdite-ma-solo-del-5-un-anno-di-attesa-per-un-elemosina/

Mediavideo Antenna3

Decreto Sostegni. L’indennizzo non è del 60% sulle perdite, ma solo del 5%. Un anno di attesa per un “elemosina”

di  Redazione web

“A conti fatti il nuovo decreto sostegni in uscita sulla Gazzetta Ufficiale produce indennizzi pari al 5-7% del fatturato perso (ipotizzando anche perdite molto alte). E il resto delle perdite? Totalmente sulle spalle degli imprenditori”. Giudizio che non ha bisogno di interpretazioni quello di Confesercenti Toscana Nord, con il suo presidente Alessio Lucarotti, dopo la presentazione dell’ultimo decreto del governo Draghi a sostegno delle imprese.

“E pensare che lo abbiamo anche dovuto aspettare da mesi – insiste Lucarotti -. Si tratta di una quantità di risorse limitata con conseguenze pesantissime  sopratutto per le imprese familiari, in media di minori dimensioni. Facciamo un esempio pratico. Una attività che nel 2019 fatturava 80.000 euro ha visto il 2020 chiudersi con una perdita del 50% chiudendo quindi l’anno a 40.000 euro; il nuovo decreto risarcirà questa perdita con 2.000 euro. Crediamo che non ci sia bisogno di commenti visto che i numeri sono numeri: se ricevo il 5% di indennizzo, l’altro 95% di perdita perché sono rimasto chiuso come dovrei ammortizzarlo?”. Lucarotti sottolinea come a livello nazionale Confesercenti avesse chiesto con forza di togliere i codici Ateco e di calcolare il calo di fatturato effettivo per tutti. “Così è stato – insiste – ma le aspettative erano ben altre. Con questo decreto non si interviene strutturalmente su uno dei comparti motore dell’economia nazionale.

Negozi, pubblici esercizi, bar e ristoranti, ambulanti, turismo, ricevono un placebo con questo decreto. Allora, visto che i provvedimenti legislativi, di fatto, non incidono sullo stato di salute delle aziende, diventa fondamentale che il settore sia messo nelle condizione di lavorare. In sicurezza. Aprendo i propri esercizi con tutte le regole del caso – conclude il presidente Confesercenti Toscana Nord -.

Questo se si vuole davvero salvare le aziende, il lavoro, l’economia reale di questo paese. Non si può assistere alla perdita dell’occupazione in centinaia di migliaia di aziende ed alla cancellazione di un settore costruito dalle generazioni che ci hanno preceduto”.

ore: 12:33 | 

comments powered by Disqus