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sabato, 5 agosto, 2017

https://www.antenna3.tv/2017/08/05/stefano-caruso-variante-esselunga/

Mediavideo Antenna3

Stefano Caruso “Variante Esselunga”

di  Redazione web

In merito alla “variante Esselunga”, ben sapendo che l’intero progetto è stato inserito all’interno del RU, preme sottolineare quanto la scelta di responsabilizzare il Consiglio comunale sulla votazione di questa nuova progettualità usando come “leva” i possibili 30 nuovi posti di lavoro sia discutibile.

L’operazione, partita da lontano, è stata modificata più volte in corso d’opera per arrivare all’accoglimento dell’osservazione nr. 1001 che, di fatto, ne cambia totalmente il progetto originario visto in commissione e votato in Consiglio comunale per dare il riconoscimento dell’interesse generale e diffuso.

La responsabilità di un amministratore è quella di soddisfare non solo gli interessi del privato che investe, ma anche di dare un giusto valore a quello che per il comune si configura come un introito “una tantum” sotto forma di oneri di urbanizzazione (o perequazione) mentre per il privato produce effetti sia commerciali nel medio e lungo periodo, di certo non quantificabili puntualmente, che immobiliari riconducibili al valore della nuova struttura.

A tal proposito, nonostante le nostre reiterate proposte di non limitarsi ad una cifra “una tantum” di 1.100.000 euro, ma di prevedere anche altre forme di benefit per almeno un arco di tempo ragionevole, ad oggi risulta necessario che sia fatta chiarezza sul percorso di questa variante permettendo una discussione in Consiglio basata su dati concreti e non impugnabili.

Ci riferiamo al dettato dell’art 16, comma 4 d-ter del DPR 380/2001, così come modificato dall’art. 17, comma 1, lett. g) della legge 164/2014, che prevede che “l‘incidenza degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria è stabilita con deliberazione del consiglio comunale in base alle tabelle parametriche che la regione definisce per classi di comuni in relazione alla valutazione del maggior valore generato da interventi su aree o immobili in variante urbanistica, in deroga o con cambio di destinazione d’uso. Tale maggior valore, calcolato dall’amministrazione comunale, è suddiviso in misura non inferiore al 50 per cento tra il comune e la parte privata ed è erogato da quest’ultima al comune stesso sotto forma di contributo straordinario, che attesta l’interesse pubblico, in versamento finanziario, vincolato a specifico centro di costo per la realizzazione di opere pubbliche e servizi da realizzare nel contesto in cui ricade l’intervento, cessione di aree o immobili da destinare a servizi di pubblica utilità, edilizia residenziale sociale od opere pubbliche”.

In sostanza, alla luce di questo importante articolo che decreta la reale responsabilità della parte politica, ci domandiamo come mai NON sia mai stato esibita, tra i tanti documenti, una relazione o una perizia asseverata, sia di parte che pubblica, che attestasse il VALORE DI CONGRUITA’ dell’operazione?

Solo con questo documento si sarebbe potuto capire se la somma messa a disposizione per le opere di interesse generale e diffuso fosse veramente sufficiente o inferiore rispetto al plusvalore che il nuovo supermercato andrà ad acquisire una volta concesse le nuove sostanziali modifiche.

Il Consigliere comunale

Stefano Caruso

ore: 11:22 | 

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