Per mezzo di rassegna stampa siamo giunti in questi giorni a conoscenza delle azioni intraprese dalla Segreteria Regionale Toscana del PD nei confronti del coordinamento territoriale di Carrara. Ricordando quanto da noi espresso a fine Novembre 2016 rispetto alla tutela dell’articolo 49 della Carta Costituzionale, desideriamo rimarcare il nostro sentito dissenso rispetto all’atto di natura reazionaria che ha visto la sua conclusione nel Commissariamento del Coordinamento territoriale di Carrara del Partito Democratico.
La Resistenza ha lottato per la Giustizia e per la Libertà, per uno Stato fondato sulla Democrazia di Diritto, e l’articolo 49 della Costituzione, nata da quella Resistenza, è ben chiaro nell’imporre la democrazia interna ai partiti, come libertà di espressione e di autodeterminazione. Riteniamo inaccettabile che il PD imponga volontà superiori a quella liberamente espressa dai suoi iscritti, i livelli territoriali hanno pieno diritto di determinare le politiche locali nei limiti imposti dalle politiche nazionali sorti dalla discussione interna al Partito, e non ci sembra questo il caso in cui si siano valicati tali limiti. Desideriamo quindi denunciare l’atto di forza imposto dal PD regionale, che ci appare un fattore che mina le fondamenta della Democrazia del nostro Paese.
Come può un Partito che si definisce addirittura per nomea Democratico non rispettare le volontà espresse a pieno titolo e con ampia maggioranza dai suoi iscritti.
Siamo profondamente indignati.
ANPI CARRARA