“Vista l’incertezza applicativa della direttiva Bolkestein sui criteri di assegnazione dei posteggi per il commercio su area pubblica, chiediamo al Sindaco Volpi e all’Assessore Carioli di spostare almeno al 15 Marzo il termine di scadenza dei bandi già pubblicati”. Intervengono nel dibattito gli ambulanti di Massa e Carrara che sperano di essere esclusi definitivamente dalla direttiva Bolkestein e non vorrebbero spendere soldi inutili per fare domande ai comuni che risulterebbero superfluee.
Abbiamo appreso con viva soddisfazione – continuano gli ambulanti dell’associazione Idea – che il Consiglio Regionale ha approvato una mozione che impegna la giunta, “di concerto con Anci” ad attivare “tutte le procedure necessarie, affinché i Comuni si allineino in maniera uniforme” alla scadenza prevista dal decreto, per il quale si attende la conversione in legge, “per la stesura dei bandi relativi alle concessioni per l’esercizio del commercio in aree pubbliche”. E in particolare “ad attivarsi fornendo ogni possibile supporto e indirizzo”, affinché “le amministrazioni che non hanno ancora provveduto all’approvazione e alla pubblicazione dei bandi possano auspicabilmente attendere, prima di procedere, la conversione del decreto legge” e che anche le amministrazioni che all’entrata in vigore del citato decreto legge avevano già provveduto a pubblicare bandi e i termini per la presentazione delle domande erano già scaduti “non procedano all’assegnazione fintanto che non saranno maggiormente chiariti i termini”.
Chiediamo quindi, come hanno già fatto Firenze e altre città della Toscana, che anche Massa e Carrara si adeguino all’indicazione approvata; auspichiamo che l’Assessore alle attività produttive proponga di prolungare i termini delle scadenze, comunicando che fino alla conversione in legge del Decreto Milleproroghe è consigliabile aspettare per fare le domande. Non vogliamo più sentirci dire “fate le domande che se poi cambia legge vedremo come restituire i soldi”: non ci sembra un modo serio di amministrare, non abbiamo alcuna garanzia di rimborso e soprattutto vogliamo evitare inutili trafile burocratiche e cervellotiche procedure da affrontare per ottenere il dovuto.
In un momento in cui il commercio ambulante risente di una grossa crisi e di incertezze legate alle normative in corso di approvazione, ci aspettiamo che le istituzioni siano al nostro fianco nel difendere il lavoro di tante famiglie del territorio.
“Molti operatori ambulanti non si riconoscono nei Sindacati deputati alla concertazione che devono rendere conto delle scelte fatte solamente ai loro associati, ma lei Assessore Carioli insieme al Sindaco e il partito che amministra le nostre due Città, dovrà spiegare a tutti, noi compresi, le scelte fatte”.
