
“Non è più ammissibile un’altra morte in cava. Il sacrificio di vite che quest’attività sta generando è intollerabile”. Poche, ma dure le parole del sindaco di Massa Alessandro Volpi, a nome dell’intera amministrazione, nell’esprimere il cordoglio alla famiglia di Mauro Giannetti. “Questa ennesima morte – conclude il primo cittadino – ci impone un radicale cambiamento di mentalità da cui discenda, prima di tutto, la fine di questa drammatica sequenza di lutti”. E naturalmente, sono molti i commenti e le parole di vicinanza per la tragedia in cava. Una notizia trapelata poco dopo l’arrivo del Ministro Dario Franceschini, a Carrara per un’iniziativa sul referendum, sospesa senza esitazioni: “Ci sono cose che vengono prima di tutto e il rispetto e il dolore per una vita umana spezzata su un luogo di lavoro è una di queste”, spiega Antonio Mazzeo, vicesegretario PD Toscana. “Di fronte a tragedie come queste la politica ha il dovere di fermarsi e di creare le condizioni per investire sulla prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo è un impegno che ci prendiamo di fronte ai colleghi e alla famiglia della vittima ai quali va oggi tutto il nostro affetto e tutta la nostra vicinanza”, conclude Mazzeo a cui fa eco Giacomo Bugliani, consigliere comunale e regionale del Pd. «Ogni commento appare superfluo. Noi, come Regione ed istituzioni in generale, abbiamo il compito di non abbassare la guardia e di continuare ad investire sulla sicurezza”. Colpita dalla tragedia anche Confindustria Livorno Massa Carrara che torna sul problema sicurezza e sulle morti di Roberto Ricci Antonioli e Federico Benedetti, la scorsa primavera. “Asl e Regione Toscana stavano ultimando le procedure per ridefinire gli standard di sicurezza”, spiega il presidente Erich Lucchetti, “ma per prevenire incidenti come quello di oggi, occorrono più impegno, più determinazione e tanta collaborazione”.
foto il tirreno