Ancora poche ore e poi il Pd di Carrara si pronuncerà, una volta per tutte, sulle modalità di individuazione del candidato sindaco. La vecchia guardia di via Groppini, com’è noto, vuole che il nome venga individuato dall’assemblea – e nello specifico punta tutto su Andrea Vannucci – mentre i vertici regionali dei democratici, e il fronte dei buglianiani, chiede che siano indette le primarie. Il resto della coalizione ha già preso posizione, con i socialisti decisi a non rinunciare alla possibilità di far correre un loro candidato – che nel caso sarebbe Gianenrico Spediacci – e con Sel/Sinistra Italiana che invece dice esplicitamente “No” alle primarie, per evitare «”guerre” che indeboliscono e
allontanano dagli obiettivi» e invitando tutti gli alleati a rispettare gli impegni presi a suo tempo.
Ma gli animi sono caldi anzi caldissimi anche nell’area della sinistra più radicale. A far discutere è la decisione di Carrara Bene Comune di candidare anzi ricandidare alla guida della città Claudia Bienaimè. Una proposta bocciata dalla Fabbrica della Sinistra, alleata storica della Bienaimè: pur valutando positivamente l’operato della consigliera, ma bocciano la “candidatura non condivisa” e chiedono alla Bienaimè «di lasciare da parte i consigli di spregiudicati politicanti» per riallacciare « i contatti con tutto il mondo del civismo e della sinistra carrarese» incluso il Partito della Rifondazione Comunista.
Assai più netta la posizione di Leonardo Lucetti, cofondatore della lista civica “LA SVOLTA” , fino a qualche giorno fa alleata di Carrara Bene Comune: «Claudia Bienaimè non è stata da noi designata come candidata. Anzi – prosegue Lucetti precisando che il suo è un intervento a titolo personale – la sua uscita la mette fortemente in contrasto con i principi che ci siamo dati.
Personalmente oggi dichiaro che ella non può essere rappresentativa della coalizione nascente» conclude il cofondatore del “La Svolta” invitando tutti a fare un passo indietro.