Ma ascoltiamo come la diretta interessata replica alle accuse dei suoi consiglieri: «La seduta del 14 novembre, non c’è mai stata come testimonia anche il verbale depositato. Una volta verificata la mancanza del numero legale è stato ufficialmente chiuso il consiglio e rimandato a data da destinare».  Lo afferma Rosanna Pino precisando che quella sera, i presenti, si sono  «limitati a discutere dei problemi che riguardano la città e credo che questo non sia un reato. Anzi dalla discussione è emersa la necessità di continuare il dialogo sui temi proposti.  Pertanto – conclude la presidente rivolta ai quattro dissidenti – si auspica che in futuro ci sia più lavoro, più presenza  e meno polemiche».