Il Partito Socialista di Massa Carrara ribadisce la propria solidarietà e il pieno sostegno a Silvia Magnani sfiduciata con atto notarile da una squadra eterogenea composta dal gruppo consiliare di Forza Italia assieme ad altri consiglieri di maggioranza, tutti uniti da interessi personali e famigliari, ai quali si è associato il gruppo consiliare del Partito Democratico.
Ad Aulla si è dunque assistito perfino al rifiuto del dibattito politico franco e soprattutto aperto al pubblico scegliendo un giustizialismo e una brutalità politica visti altrove ma mai da noi, con l’atteggiamento di chi sembra avere cose inconfessabili da nascondere per responsabilità che non si vogliono far conoscere.
È una responsabilità tanto più grave, per chi se ne è fatto carico, perché consumata alle spalle di una Comunità che nel 2014 espresso fiducia a una donna giovane e preparata e che attendeva di dimostrare i risultati di un lavoro già iniziato con capacità e spinta innovativa.
Silvia Magnani è stata sconfitta, ma non vinta, da logiche che fanno arrossire anche chi ne ha viste di tutti i colori e sbaglia chi pensa di costruire nuove prospettive con questi metodi e con queste persone perché se, in questa vicenda c’è una faccia pulita da salvare, è una sola: quella di Silvia Magnani.
Mentre i sei consiglieri di maggioranza, e principali responsabili di questa crisi, hanno avuto il pudore di tacere, il Partito Democratico, con scarso senso di responsabilità politica, unita ad evidenti deficit di memoria, giustifica la sua decisione di andare dal notaio con motivazioni risibili e in contrasto con la realtà dei fatti.
Giova ricordare a quanti hanno memoria labile che due anni fa, i massimi vertici del Partito Democratico rifiutarono ufficialmente lo svolgimento delle primarie per impedire a Silvia Magnani di presentarsi come candidato socialista.
La conseguenza è stata la vittoria di Silvia Magnani alle elezioni del 2014 e la sconfitta del Partito Democratico e dei suoi dirigenti locali e provinciali.
Difficile, oggi, pensare ad una ricomposizione “bonaria” del centro-sinistra come vorrebbe chi sostiene la necessità di aprire alla collaborazione a liste civiche, mentre sarebbe utile e auspicabile un minimo di chiarezza fra le varie anime e coscienze “democratiche”.
Ciò che invece il Partito Democratico di Aulla non può né affermare né sostenere la mancanza di disponibilità del PSI che ha cercato di definire pochi ma concreti punti programmatici condivisi che consentissero di evitare una crisi istituzionale che peserà sulle spalle dei cittadini.
I Socialisti devono prendere atto, con sconcerto che, mentre i vertici del PD di Aulla incontravano quelli del PSI per evitare la crisi, i Consiglieri comunali erano già andati dal notaio.
Si è preferito tagliare la pianta che avrebbe dato i frutti seminati, con onestà, trasparenza e coerenza, nei mesi passati.
A Silvia Magnani si vorrebbero attribuire responsabilità di stagioni passate, vissute e gestite anche direttamente da questi forcaioli da strapazzo, con una fretta tanto sospetta quanto poco politicamente convincente.
A chi mette in discussione l’agire amministrativo di Silvia Magnani basti ricordare il metodo con il quale ha affrontato per la prima volta la decennale questione ambientale legata alla presenza della Costa Rifiuti e che il complesso delle Piscine di Quercia è stato ereditato chiuso con una sentenza del TAR e che sarà riaperto a breve, mentre solo grazie alla sua azione continua nei confronti della Regione Toscana si arriverà alla riapertura delle scuole e alla realizzazione delle opere necessarie a mettere in sicurezza il territorio.
Riteniamo che sia necessario pensare subito a come ripartire, perché Aulla merita di essere governata da istituzioni elette democraticamente e i Socialisti continueranno, assieme a Silvia, ad occuparsi dei problemi della città a testa alta e con la coscienza a posto mentre chi si è assunto la responsabilità di scelte scellerate che avranno un prezzo altissimo per i cittadini, dovrà spiegarne i motivi e avrà l’imbarazzo di proporre soluzioni che avranno il sapore amaro della muffa e delle logiche del passato.
Da questa vicenda ispirata da risentimenti personali e condita da bugie di partito resta un insegnamento del quale i Socialisti di Massa Carrara terranno conto nel loro agire politico perché il futuro di Aulla è rappresentato da una donna che ha già dimostrato di essere capace e onesta, alla quale è stato impedito di continuare a lavorare per squallide logiche più personali che politiche.
Partito Socialista Italiano – Massa Carrara
La segreteria provinciale