
intervento di Franco Peselli ex Assessore alla Cultura Provincia i Massa Carrara
Lunatica non può, non deve morire, il vuoto che lascia è già troppo grande. Lunatica può ed ha la forza interiore per rigenerarsi e tornare a nuova vita. Quando 21 anni fa progettammo Lunatica si pensò ad evento capace di coinvolgere e promuovere tutto il territorio provinciale, un festival di musica e prosa tra pievi, borghi e castelli (come inizialmente lo chiamammo) che doveva fondere l’iniziativa con il luogo ove essa si metteva in scena. Un unicum fra evento e bene culturale. Il gruppo del settore cultura della Provincia Massa-Carrara era quasi interamente formato da donne speciali ed assieme, fra tanti proposti, adottammo il nome di Lunatica, allora strano e curioso, nome femminile che compendiava benissimo l’intero significato del progetto: la notte, la luna, la Lunigiana storica. Ricordo la bonaria ilarità della mia giunta, quando portai la delibera, ma anche l’immediata e convinta adesione al progetto. L’idea di fondo era di creare un importante evento da ripetersi annualmente, coordinato dalla Provincia, nel quale si riconoscesse l’intero territorio. Si organizzò un tavolo con la Regione Toscana, tutti i comuni, la Camera di commercio, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, le associazioni dei commercianti e dei ristoratori. L’unione fa la forza, si disse, ed allora concentrammo energie, capacità organizzative, risorse economiche ed umane per un grande evento, da pubblicizzarsi nei canali nazionali, che diventasse, come poi è successo, un marchio di qualità capace di attrarre turismo culturale ed offrire ai residenti ed ai turisti presenti nella nostra terra non solo un momento culturale d’intrattenimento di qualità, ma anche il pretesto per conoscere meglio un territorio ricco di storia, tradizioni, beni culturali ed ambientali. Così nacque Lunatica ed occupò uno spazio qualitativamente significativo che nel territorio mancava. Nei 21 anni è costantemente crescita e migliorata fino a diventare un appuntamento prestigioso e seguito da un pubblico esigente e sempre più entusiasta. A mio avviso deve e può risorgere se ritrova lo spirito unitario del progetto originario, che prescinde dalle sorti amministrative dell’Ente Provincia. La proposta è quella della costituzione di una Fondazione denominata “Lunatica”, formata dai comuni del territorio, dagli altri enti interessati, aperta al contributo di soggetti privati, che dal prossimo autunno inizi a costruire e programmare gli eventi della 22° edizione. E’ un’idea folle? Ma anche Lunatica era un’idea folle che è durata per 21 anni.
Franco Peselli