Un detenuto italiano di 39 anni, in carcere per reati legati alla tossicodipendenza, si è tolto la vita nella serata di sabato 4 giugno impiccandosi alle sbarre della propria cella, con un lenzuolo appositamente legato. Lo rende noto il sindacato di polizia penitenziaria Sappe. “A poche ore dal tentato suicidio di un detenuto straniero nel carcere di Lucca, sventato in tempo dagli uomini della polizia penitenziaria – si legge in una nota – giunge la triste notizia che nella Casa di reclusione di Massa un detenuto italiano si è impiccato in cella”.
“A nulla sono valsi gli interventi tempestivi del personale di Polizia Penitenziaria – spiega Pasquale Salemme, segretario regionale Sappe per la Toscana – che, nell’occasione, praticava anche le prime manovre di pronto soccorso. Nonostante le attività di rianimazione poste un essere dai sanitari dell’istituto, nonché dal servizio del 118, il detenuto cessava di vivere. Aveva appena 39 anni ed era padre di due figli. Figli che, il tribunale dei minori, non gli aveva consentito di vedere per ovvie ragioni di opportunità. Forse, è stata proprio questa la causa del suo gesto inconsulto che gli è costato la vita”.
il tirreno