Più chiarezza sui conti di Apuafarma a iniziare dalla quantificazione dei contratti di servizio tra la municipalizzata e l’amministrazione comunale. E’ questa la richiesta che Cgil, Cisl e Uil hanno fatto all’unisono alla commissione Bilancio e Partecipate presieduta da Roberto Conserva alla presenza dell’Assessora Giuseppina Andreazzoli. Le tre sigle sono state convocate su espressa richiesta del consigliere Matteo Martinelli (M5S) che con il suo movimento esprime da tempo «perplessità per la gestione – attuale e passata – della municipalizzata». E così stamani sono stati ascoltati rsu e sindacati di categoria, che hanno confermato almeno in parte le perplessità del consigliere grillino: pur dando atto alla nuova gestione dell’amministratore unico Fabrizio Volpi di aver avviato un’opera di riassetto dell’azienda, Siriano Fornesi e Monica Francesconi di Fisascat Cisl hanno sottolineato il problema dei 600 mila euro di perdita strutturale annuale, «dovuta alla sottostima dei contratti di servizio con il comune» mentre Patrizia Bernieri, accompagnata da Alessio Menconi, hanno evidenziato a nome della Cgil la necessità di «un chiarimento sulla sostenibilità dei bilanci aziendali» nonché di un intervento atto a stemperare «il clima di tensione che si respira in Apuafarma». Claudio Salvadori di Uil ha insistito sulla «rilevanza sociale dei servizi offerti dalla municipalizzata» e sulla necessità di «tutelare i livelli occupazionali»  trovando «soluzioni efficaci in tempi brevi». Le tre sigle sindacali hanno dunque chiesto, per l’ennesima volta, un incontro con il sindaco di Carrara a cui far seguire un tavolo tecnico, alla presenza dei vertici di Apuafarma, per entrare nel merito dei problemi. «Stiamo lavorando per determinare in modo congruo l’entità dei contratti di servizio» ha dichiarato l’assessora Andreazzoli. La questione dei bilanci della municipalizzata è centrale non solo per le ricadute che ha sui servizi e sul personale ma anche in vista della nascita della nuova multiservizi del comune di Carrara: la volontà dell’amministrazione è quella di procedere alla “fusione” di Apuafarma, Amia e del ramo della sosta di Progetto Carrara entro fine anno. L’iter non potrà però essere avviato prima dello scorporo da Amia del comparto che gestisce i rifiuti, destinato a confluire nella maxi azienda che si occuperà del settore per tutto l’Ato di costa.